Valcamonica

Poltiglia oleosa, il torrente Grigna si tinge di nero

Il materiale oleoso è stato notato nel pomeriggio. L’origine forse in una ditta al confine con Bienno
  • Cascata nera. L’azienda avrebbe pulito dopo 17 anni una vasca di accumulo di materiali ferrosi
    Il Grigna tinto di nero
  • Viscoso. Il materiale nero
    Il Grigna tinto di nero
  • Lo scarico. Sul posto carabinieri forestali, vigili del fuoco e Arpa
    Il Grigna tinto di nero
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L’allarme è scattato a metà pomeriggio di martedì, quando alcune persone della zona si sono accorte che l’acqua, i sassi, l’erba e la vegetazione ai lati del torrente Grigna erano completamente neri. Una poltiglia oleosa scurissima si stava impossessando del greto del fiume, coprendo tutto quanto incontrava.

I primi a intervenire sono stati i carabinieri forestali, che hanno risalito il corso d’acqua per capire quale fosse la fonte dell’inquinamento. Sul posto sono poi arrivati i vigili del fuoco e i tecnici di Arpa, oltre al primo cittadino di Berzo Inferiore Ruggero Bontempi che ha avvertito i colleghi di Esine e Bienno. Da una prima ricostruzione, ma è tutto da confermare, pare che a causare il danno ambientale sia stata un’azienda che ha sede al confine tra Berzo e Bienno, che ha effettuato dei lavori per la pulizia di una vasca di accumulo di materiali ferrosi approfittando della chiusura per le ferie.

Nelle scorse ore un piccolo mezzo ha svuotato il fondo della vasca, che non veniva pulita da circa 17 anni, e ha caricato il materiale su un camion. Parecchio è pero finito sui piazzali dell’azienda, lavati dai temporali del pomeriggio. L’acqua, intrisa di materiale oleoso pesante, è finita nei canali di scolo delle acque bianche, che si riversano nel Vaso Re e quindi nel Grigna. I danni sembrano essere ingenti, perché molto materiale si è depositato nel greto del torrente, che si è colorato di nero da Berzo sino a Esine. I vigili del fuoco hanno tentato di sbarrare il primo canale che porta l’acqua al Grigna, ma senza successo.

Nel tardo pomeriggio il rivolo scuro si è fermato. Per sicurezza sono stati realizzati argini e buche cautelative in corrispondenza del canale di deviazione del Vaso Re, nell’eventualità che altri temporali inneschino nuovi sversamenti. Intervento. Bontempi, in contatto con la prefettura, ha deciso di non aumentare la portata d’acqua nel torrente, così come ipotizzato in un momento iniziale, per non rischiare di diluire il materiale e farlo finire prima nell’Oglio e poi nel Sebino. La soluzione potrebbe anzi essere quella di diminuire l’acqua e lasciare depositare tutto, in modo da procedere con la bonifica.

Sarà Arpa a decidere: i tecnici hanno effettuato più campionamenti e nel giro di breve dovrebbero consegnare una relazione con indicate le azioni da intraprendere. L’accaduto ha provocato parecchio sgomento tra la gente, sui social e tra gli Amici del torrente Grigna, che si battono per salvaguardare il corso d’acqua.

 

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