Valcamonica

Piscina, ascensore e parcheggio: i costi agitano il consiglio

L'opposizione chiede un consiglio straordinario per i conti delle grandi opere.
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Visto da fuori potrebbe sembrare un libro dei grandi sogni. Eppure i soldi per realizzare tutte quelle opere ci sono e sono pronti pure i progetti.

Il merito va in gran parte ai fondi dei Comuni confinanti col Trentino, che ogni anno foraggiano il bilancio brenese, ma di base c’è anche chi, quegli interventi, li ha pensati e voluti. Sull’altro lato della medaglia ci sono gli scettici, quelli che quelle maxi opere proprio non le hanno mai capite e che da sempre chiedono spiegazioni su investimenti, tempi, luoghi e alternative. È per questo che la minoranza consiliare ha chiesto, per la prima volta a Breno, un Consiglio comunale straordinario aperto all’intervento del pubblico entro la fine del mese in corso, di modo che tutti possano porre domande e capire.

I consiglieri Giampiero Pezzucchi, Moreno Facchini e Glisente Moscardi invocano l’illustrazione e discussione dei progetti, con piano economico e gestionale, della piscina, dell’ascensore del castello e di piazza Mercato con un parcheggio sotterraneo. Ma aprono anche il capitolo dei supermercati nella zona nord del paese.

Il sindaco Sandro Farisoglio taglia corto e si limita a dire che convocherà «molto volentieri il Consiglio nei termini indicati», sul resto silenzio.

La piscina costa 2,9 milioni, interamente messi dall’Odi: negli intenti l’inizio dei lavori dovrebbe essere nel 2018, mentre per l’ascensore del castello, dal costo di 1 milione, i tempi si starebbero un poco allungando. Il cantiere più contrastato è quello su piazza Mercato, da 1,1 milioni, per il quale è in corso una raccolta firme che ha totalizzati sinora trecento nomi.

Da tempo l’opposizione si dice preoccupata più che altro per la sostenibilità economico-finanziaria delle opere e per gli enormi costi di gestione che si dovranno sobbarcare le Amministrazioni comunali future.

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