Parco Dolomiti camune? Sì al progetto, ni al nome

Tu chiamale, se vuoi... Dolomiti camune. I Comuni di Ossimo, Borno, Lozio, Malegno, Piancogno e Angolo Terme votano sì al progetto (ancora embrionale) del nuovo parco sovraccomunale che dovrebbe portare soldi e visibilità all'Altopiano del sole e alle montagne della bassa Vallecamonica: ma la scelta del nome, Dolomiti camune, non convince tutti.
«Si parla tanto di identificazione e promozione del territorio camuno e ci inventiamo le Dolomiti Camune?», fa notare Riccardo Minini, ex sindaco di Angolo Terme ed ex assessore al turismo della Provincia di Brescia che oggi siede sui banchi della minoranza nel Comune di Angolo. «L’idea di unire gli sforzi per portare avanti un progetto di promozione del territorio montano è molto positiva: ma il nome "Dolomiti" è un richiamo chiaro alla regione del Trentino e non alla Vallecamonica».
Con queste motivazioni, nell'ultimo consiglio comunale, la minoranza di Angolo Terme ha votato contro al progetto di Piano locale di interesse sovraccomunale (Plis), mettendo la pulce nell’orecchio anche ai promotori. «Le Dolomiti hanno un appeal turistico non indifferente», ha replicato Cristian Farisè, primo cittadino di Ossimo. «L’idea del nome è stata avallata anche dalla presidenza del Parco dell’Adamello ed è piaciuta a tutti i sindaci che hanno aderito al progetto. Nessuno ne ha fatto una questione di nome, ma se dovremo cambiare il nome credo che non sarà un problema».
I problemi, semmai, potrebbero presentarsi in futuro qualora i vicini del Trentino dovessero reclamare il «copyright». «La montagna che unisce Trentino e Lombardia, è il massiccio dell’Adamello e non certo le Dolomiti», ha aggiunto Minini. «Se mai questo parco diventerà realtà, comprenderà le montagne della Presolana, del Monte Altissimo e del gruppo della Concarena con il Pizzo Camino che dal punto di vista paesaggistico non hanno niente da invidiare alle Dolomiti: se ci vantiamo di essere la "Valle dei Segni", evitiamo di fare pubblicità alle tre cime di Lavaredo e troviamo un altro nome».
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