Valcamonica

Operaio camuno morto nel Milanese: lascia due figli piccoli

La vittima è il 47enne Fabrizio Franzinelli era capo cantiere. Lo piangono Berzo Demo e Malonno
Tragico infortunio sul lavoro a Rodano, nel Milanese: nel riquadro, la vittima, Fabrizio Franzinelli - © www.giornaledibrescia.it
Tragico infortunio sul lavoro a Rodano, nel Milanese: nel riquadro, la vittima, Fabrizio Franzinelli - © www.giornaledibrescia.it
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Berzo Demo e Malonno piangono Fabrizio Franzinelli, il 47enne vittima del terribile infortunio sul lavoro che lo ha privato della vita a Rodano, nel Milanese. La trincea nella quale stava operando ha ceduto e non gli ha dato scampo. Dalla parete dello scavo, realizzato per accogliere imponenti tubature fognarie, si è staccata una notevole quantità di terra e detriti che l’ha investito, schiacciato e soffocato.

I soccorsi sono arrivati subito, anche dal cielo. Si sono mossi tempestivamente e in tanti per trarlo in salvo, ma per Fabrizio Franzinelli non c’è stato nulla da fare.

L’uomo, artigiano di 47 anni residente a Malonno e padre di due figli, uno in quarta elementare, l’altro in prima superiore, è morto sul colpo. I colleghi presenti hanno cercato di liberarlo dalle macerie, utilizzando un escavatore presente in cantiere. Anche il loro intervento però si è rivelato purtroppo ben presto inutile.

Vani i tentativi di soccorrere il 47enne camuno - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Vani i tentativi di soccorrere il 47enne camuno - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Fabrizio Franzinelli era molto conosciuto a Malonno e nei paesi vicini dell’alta Vallecamonica. Per diversi anni aveva lavorato per un’impresa di materiali edili a Berzo Demo, dove si era distinto per la sua voglia di fare e di lavorare. Ma negli ultimi tempi aveva deciso di cambiare e di buttarsi in un’altra esperienza lavorativa. Due anni fa aveva trovato impiego per l’impresa Giudici Spa di Rogno, dove svolgeva la mansione di capo cantiere, occupandosi, soprattutto nel Milanese, dei progetti di rifacimento del ciclo idrico e dell’ampliamento dei depuratori. Un lavoro impegnativo, a tratti duro, che lo portava spesso lontano da casa, ma di cui andava molto orgoglioso.

Originario di Berzo Demo, dov’era nato il 14 settembre 1975 e dove era cresciuto, il 47enne si era trasferito a vivere a Malonno diversi anni fa, in via Molbeno, dopo essersi sposato. Fabrizio aveva due figli, Dylan di 9 anni e Kevin di 14, che lo aspettavano a casa. La notizia della sua scomparsa si è diffusa in alta Vallecamonica nel pomeriggio di ieri, dove sono in molti a essere colpiti e a piangerlo. A ricordarlo sono i tanti amici e i colleghi, tutti con un aneddoto vissuto con lui nella giovinezza.

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