Valcamonica

Nuovi «pitoti» spuntano dai massi al Dos dell’Arca

Uno scavo dell’Università di Pavia ha fatto emergere 24 nuove superfici incise che resteranno «invisibili».
Paolo Rondini e Alberto Marretta con le incisioni al Dos dell'Arca
Paolo Rondini e Alberto Marretta con le incisioni al Dos dell'Arca
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A Capo di Ponte ogni masso nasconde un tesoro. Lo sanno bene gli archeologi e ricercatori dell’Università di Pavia che stanno scavando in località Dos dell’Arca.

Ottenute le autorizzazioni dalla Sovrintendenza, hanno iniziato a togliere terra, prato e vegetazione che ricoprono le rocce incise. Incontrando non poche difficoltà, visto che l’area è in mezzo a un bosco e, in alcuni punti, molto scoscesa. La determinazione dei giovani ha portato a far emergere 24 nuove superfici incise, con figure soprattutto di oranti e di cacciatori. 

Oltre l’entusiasmo dei giovani ricercatori impegnati negli scavi e al furore della scoperta archeologica, c’è un grande «però»: l’’intero sito è di proprietà privata e molto difficilmente verrà reso fruibile al grande pubblico. 

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