Nell’uovo di Pasqua una sforbiciata alla Tari

Buone notizie per gli edolesi: per loro le tasse continuano a scendere e, venerdì sera in Consiglio comunale, è stato comunicato un nuovo taglio delle bollette, stavolta per quanto riguarda la Tari, ovvero la tariffa per l’immondizia. Per le oltre 3.200 famiglie del paese (di cui 1.455 composte da una sola persona) ci sarà un risparmio medio del dieci per cento rispetto al costo dell’anno passato, che già aveva visto una riduzione. Il piano finanziario della Tari per il 2018 riporta un costo del servizio di raccolta pari a 585 mila euro, una cifra di poco inferiore rispetto al 2017.
L’introduzione del sistema di raccolta puntuale sta dando buoni frutti, con la differenziata che è passata dal 48 per cento nel 2015 al 59 nel 2016 fino a raggiungere il 76 nel 2017, bloccando così la tendenza a crescere del costo del servizio, che in passato si attestava su un incremento medio di 35 mila euro annui.
L’unica nota stonata resta il cattivo comportamento di pochi cittadini, che continuano ad abbandonare i sacchetti dei rifiuti nei cestini comunali o per strada: «Probabilmente non hanno capito che la Tari prevede anche una componente fissa - spiega il consigliere delegato Luca Rivetta - e quindi si paga il servizio di raccolta anche se vengono abbandonati sacchetti in giro, che causano solo disagio e costi per il paese, visto che aumenta la tariffa fissa. Per rimediare a questo inconveniente, nei prossimi giorni la polizia locale sarà dotata di telecamera mobile, che servirà per dare un volto alle persone scorrette. La riduzione deliberata in Consiglio è stata voluta dall’Amministrazione comunale proprio per confermare l’impegno preso di diminuire le tasse».
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