Valcamonica

L'ultimo dono di mamma Elisa

Grande generosità di Elisa e dei famigliari che ieri, alla notizia che per la donna non c’era più nulla da fare, hanno insistito per la donazione
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Per la prima volta a Brescia - all'ospedale Civile - è stato effettuato un prelievo multiorgano a cuore fermo. Molte persone da oggi vivono grazie alla grande generosità di Elisa e dei suoi famigliari che ieri, alla notizia che per la giovane donna non c’era più nulla da fare, hanno insistito per la donazione degli organi. Questo, malgrado il cuore di lei si fosse fermato.

In questi casi, vengono prelevati cornee e tessuti, anche se per legge è possibile prelevare gli organi sia a cuore fermo, sia in assenza di attività elettrica del cervello. Quest’ultima è la modalità maggiormente seguita, perché il prelievo a cuore fermo, dopo l’accertamento legale della morte, richiede una straordinaria qualità clinica e organizzativa dell’ospedale e degli specialisti coinvolti.

Infatti, si è reso necessario ricorrere alla circolazione extracorporea post-mortem per mantenere la perfusione e la qualità degli organi per il trapianto. Il prelievo multiorgano è stato possibile grazie all’impegno di cardiochirurghi, emodinamisti, chirurghi vascolari e rianimatori. Con loro, la coordinatrice aziendale di donazione e prelievo.

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