Valcamonica

Le stelle? Si guarderanno anche dal passo del Livretto

Prende forma il sogno del primo osservatorio camuno Delegazione in visita al Baldo
Una donna guarda le stelle con il telescopio
Una donna guarda le stelle con il telescopio
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Le polemiche sono ormai alle spalle, visto che la strada per le Valli Piane di Lozio, a quasi duemila metri in mezzo alla natura, è realtà dall’estate scorsa. Ora è il tempo di guardare avanti, allo sviluppo della località, un posticino davvero immacolato sul crinale con la Val di Scalve, dove da qualche mese è possibile arrivare anche in auto grazie alla nuova carreggiata. Se la ristrutturazione della malga Valle Burnega le aprirà uno sviluppo in chiave ricettiva, la ciliegina sulla torta deve ancora arrivare. L’Amministrazione di Lozio sta progettando di realizzare un osservatorio astronomico, approfittando dell’assenza totale di inquinamento luminoso e di un panorama davvero incantevole.

Sono questi due fattori - sia la destinazione turistico-ricettiva della malga, sia il sogno di costruire a duemila metri il primo osservatorio astronomico della Valcamonica - che hanno spinto il Comune a costruire la strada. L’osservatorio dovrebbe essere collocato al passo del Livretto, sul crinale tra Lozio e Schilpario, dove un tempo c’era la teleferica che portava il minerale cavato da Schilpario a Cividate. A occuparsi del progetto è il vicensindaco Giusy Ballarini, che ha già contattato  Paolo Ochner, direttore dell’osservatorio di Asiago, e Flavio Castellani dell’osservatorio del Monte Baldo. 

Tra un paio di settimane una delegazione da Lozio si recherà in visita al Monte Baldo, per verificarne le caratteristiche. «Stiamo ancora ragionando su quale sia il modello migliore - spiega Ballarini - e abbiamo preso i primi contatti. È il grande sogno del nostro territorio, che potrebbe portare un turismo diverso e molto più interesse. Stiamo muovendo i primi passi, ad esempio immaginiamo che, come in altre località trentine, l’osservatorio possa essere raggiunto tramite un servizio di fuoristrada dal fondovalle». «È un intervento che faremmo in collegamento con gli altri Comuni dell’Altopiano - aggiunge il sindaco Francesco Regazzoli -, perché interessa anche Borno, Piancogno e Ossimo, con cui la località è collegata, poi si dovrà ragionare pure con Schilpario. Abbiamo già contattato la Comunità montana, alcuni imprenditori ed è salito a fare un sopralluogo il consigliere regionale Francesco Ghiroldi».

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