Valcamonica

Lanciarsi nel vuoto tra i monti: la zip line è in arrivo

Prende forma a Bienno il progetto di realizzare un'esperienza per far salire l'adrenalina a mille
Un’elaborazione grafica della «zip line» - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un’elaborazione grafica della «zip line» - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Lanciarsi nel vuoto delle montagne di Campolaro. Facendo salire l’adrenalina a mille, magari senza mai respirare, volando per più di mezzo chilometro nel cielo. Si avvicina sempre più il progetto per la realizzazione della zip line in Campolaro: dopo il reperimento dei fondi dalla Regione lo scorso anno e la presentazione della domanda all’Enac (Ente nazionale per il volo), l’Amministrazione di Bienno ha incassato di recente l’ok dalla sovrintendenza, ottenendo l’autorizzazione per il progetto.

Nel giro di un anno saranno montati pali, funi e carrucole del volo d’angelo: si partirà dalla località a monte di Travagnolo per arrivare, dopo oltre cinquecento metri, alla stazione d’arrivo di Campolaro, stesi nel vuoto e con un dislivello del venti per cento.

Circa due terzi dei fondi necessari - in tutto l’intervento costa trecento mila euro - sono stati concessi dalla Regione, il resto sarà garantito dal Municipio biennese. La zip line è il primo passo per la realizzazione del più ampio piano dello «Ski light», che vuole trasformare l’area di Campolaro in un’attrattiva turistica montana e green per tutta la Vallecamonica. In inverno puntando sullo sci «leggero», a basso costo e impatto zero, ovvero sullo sci di fondo, lo scialpinismo, le cascate di ghiaccio e le ciaspole. In estate, invece, spazio al trekking, alle bike (soprattutto e-bike) e al volo d’angelo.

«Ora siamo sicuri che la nostra idea diventerà entro un anno una realtà - dichiara il sindaco Massimo Maugeri -, che darà impulso allo sviluppo della località, integrandosi con le malghe, i rifugi e le strutture già presenti e apprezzati». Ovviamente la realizzazione dell’intero progetto è strettamente legata alla strada d’accesso alla località, che non potrà essere chiusa, come accaduto lo scorso inverno, per gran parte del tempo. La provinciale 345 delle Tre Valli è stata riaperta nei giorni scorsi, dopo circa tre mesi di stop a causa della tanta neve caduta e delle valanghe. I sindaci di Breno e Bienno hanno già posto il tema agli enti competenti.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia