Valcamonica

La Statale 42 cade a pezzi: in arrivo i lavori di messa in sicurezza

L’Unione dei Comuni dell’Alta Valle ha mandato ad Anas il progetto sul tratto tra Vione e Temù
Uno dei tratti di Statale 42 interessati da smottamenti e piccoli crolli - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei tratti di Statale 42 interessati da smottamenti e piccoli crolli - © www.giornaledibrescia.it
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Quel pezzo di Statale 42 oltre Edolo, prima di arrivare nella capitale dello sci bresciano, a Ponte di Legno, è davvero malmesso. Al punto che una bella porzione di strada sta franando a valle: il guardrail è piegato verso il basso e ora anche i new jersey, messi a protezione, non svolgono ormai più la loro funzione, perché quasi stanno scendendo pure loro verso valle. Non certo una bella cartolina di benvenuto per turisti e sciatori.

Strategie

Da mercoledì, però, qualcosa è cambiato. Dagli uffici dell’Unione dei Comuni dell’Alta Vallecamonica è stata inviata ad Anas, di prima mattina, una pec con il progetto esecutivo dei lavori di allargamento e messa in sicurezza della 42 tra Vione e Temù, esattamente il tratto «incriminato» di cui si diceva poc’anzi. Un intervento di cui si sente parlare da molto e che, invero, avrebbe dovuto essere già pronto da un po’. Ma tra pandemia, problemi del settore, guerra e costi all’insù, i tempi anche in questo caso si sono dilatati. Ora pare esserci la svolta.

Anas dovrebbe prendere così atto del progetto, mandare in appalto le opere ed eseguirle, si spera in tempi non biblici, anche perché - ne sono convinti in alta Valle - «i lavori sono sempre più necessari ed urgenti, visto che i muri a valle sono praticamente crollati». Si tratta di un piano che si divide in cinque-sei lotti: il primo, appunto, prevede il rifacimento dei muri di sostegno della statale e l’allargamento della sede stradale a nove metri (quasi un raddoppio) nel tratto tra la località Gavero e Temù.

Prospettive

Gli altri lotti successivi si concentreranno invece sul pezzo tra Stadolina e Temù. Sarà anche costruito (sempre finalmente) un lungo pezzo di marciapiede a monte della strada, rialzato rispetto alla carreggiata per non sottrarre spazio all’asfalto e garantire più sicurezza ai pedoni, oltre a una rotatoria in Gavero, sempre con marciapiede a monte. «Questa strada - spiega il presidente dell’Unione Comuni alta Vallecamonica Mauro Testini - è stata costruita oltre 110 anni fa, esattamente nel 1911, non è più adeguata al passaggio delle auto moderne e a un transito così sostenuto. Come da accordi con Anas, noi ci siamo occupati della progettazione dell’opera, mentre Anas stessa, in qualità di soggetto attuatore, realizzerà i lavori».

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