Valcamonica

La perfezione del sole nel giorno più lungo dell'anno

L’altra metà della magia si consumerà fra sei mesi, il 21 dicembre
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Rispettando l’orologio invisibile delle stagioni e riempiendo lo spazio vuoto tra cielo e terra, abbiamo visto la magia del sole.

La cripta di San Glisente, che si trova a quasi duemila metri di quota sui monti di Berzo Inferiore, è diventata lo «stargate» che ha catturato il momento perfetto del solstizio d’estate: alle 6 in punto, il sole che inaugurava la giornata più lunga dell’anno è stato risucchiato dalla piccola finestra posizionata sul lato est della cripta e il buio all’interno si è sciolto in un’indimenticabile luce color zafferano. Succede da secoli, ma solo negli ultimi anni gli «Amici di San Glisente», gli studiosi locali e gli appassionati di astronomia e misteri, salgono fin quassù per l’incontro con l’invisibile che diventa visibile e ammutoliscono sorpresi davanti al piacere della scoperta.

 «La chiesa è romanica tanto quanto la cripta e sono databili intorno al 1100-1200», ha spiegato Castelnovi ai presenti. «In quel periodo, gli edifici sacri venivano pensati e costruiti orientandosi col cielo per seguire, in un certo senso, le regole del Creatore». San Glisente è diventata chiesa e calendario per contadini, meridiana perfetta e rifugio dell’anima.

Il 21 dicembre i raggi colpiranno la monofora che spia dall’altare baciando il solstizio d’inverno.

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