Valcamonica

L’ultimo desiderio di Sara: dare un aiuto ai bimbi autistici

In memoria della mamma 45enne scomparsa a marzo un Fondo a sostegno del centro di via Scura
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Nell’ultimo miglio della sua vita breve e indimenticabile, mamma Sara ha lasciato l’impronta più profonda del suo passaggio tra noi. «Bisogna fare qualcosa per aiutare il mio Nicolò e tutti i bambini autistici», ha sussurrato pochi giorni prima di andarsene. «Provateci voi e farete un regalo anche a me». 

Il progetto. Sara aveva 45 anni, una carriera di avvocato brillante e un tumore che se l’è portata via in pochi mesi: e mentre la sua storia e il suo sorriso commuovevano mezza Valle Camonica, il grande sogno già prendeva forma. Il marito Ettore Fanti e il piccolo Nicolò, mamma Marì, papà Tino e la sorella Marcella hanno dato gambe all’ultimo desiderio promuovendo una raccolta fondi per potenziare il centro «Spazio Autismo di Valle Camonica» a Darfo: il Fondo Sara Pedersoli servirà a finanziare il progetto di ampliamento della struttura di via Scura dove, per cinque giorni alla settimana, una ventina di bambini con problemi di autismo insieme ai loro genitori, si incontrano per trascorrere qualche ora per attività ludiche ed educative alla presenza di insegnanti e di operatori specializzati.

«Nicolò compirà sei anni a luglio e frequenta il centro già da un po’», racconta Ettore con voce ferma. «Prima il lavoro e poi la malattia non hanno permesso a Sara di vivere pienamente le attività del centro e di questo parlavamo spesso, soprattutto negli ultimi giorni. Nicolò era tutta la sua vita e lei lo era per noi: oggi che non c’è più, vogliamo impegnarci per realizzare il suo sogno».

Coraggio e speranza. Seduti tutti attorno a un tavolo in casa di Tino e Marì, rinunciamo a prendere appunti: in questa storia di amore e dolore, coraggio e speranza, le risposte arrivano ancora prima delle domande. «Era il suo desiderio e noi proveremo a fare qualcosa», aggiunge papà Tino. «Nicolò ha fatto qualche passo avanti e Sara se n’era accorta. Se riusciremo a realizzare il suo sogno, sarà un aiuto per tutti». Servono qualche decina di migliaia di euro per concretizzare il progetto che prevede una riorganizzazione delle aule e la creazione di nuovi locali più spaziosi nei quali i bambini e i loro genitori possono socializzare e fare attività nel miglior modo possibile. Contribuire.

La cooperativa Sol.Co., che ha in gestione il centro, ha accolto l’idea con entusiasmo (informazioni su modalità di versamento telefonando ai numeri 347- 3019944 oppure 338- 7665010) e la risposta della gente, finora, non si è fatta attendere: alla prima cena benefica, organizzata a Montecchio di Darfo, hanno partecipato più di 160 persone. Dopo Sara non c’è stato il buio: e quando il cinque marzo scorso si è spenta la sua luce, si sono accese mille stelle nel cielo.

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