Valcamonica

Il Parco delle Terme tutto nelle mani del Comune

Venerdì scorso la firma dal notaio: la gestione resta al Gruppo Trombini, riapertura a Pasqua 2018
Dall’alto. Il Parco delle Terme è diventato tutto del Comune
Dall’alto. Il Parco delle Terme è diventato tutto del Comune
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Una firma: per la storia e per il futuro. Il parco delle Terme di Boario è un bene pubblico: venerdì 22 dicembre, nello studio del notaio Cemmi di Darfo, è stato firmato il passaggio di proprietà che porta negli «asset» del comune di Darfo Boario Terme anche la seconda metà del luogo-simbolo della salute e del benessere.

Niente più «spezzatino» dunque: il Comune di Darfo, dopo aver acquistato da Terme di Boario i primi 24.830 metri quadrati di parco, ora porta a casa anche i restanti 28.757 metri quadrati che «blindano» tutta l’area, la quale va dall’ingresso fino all’area giochi, ai piedi del parco alto, che resta al momento escluso dalla transazione.

Accordo. In sede di acquisto, il Comune si è garantito un altro anno di gestione da parte del Gruppo Trombini che garantirà la riapertura dei cancelli a Pasqua 2018. Dopo aver staccato il primo assegno da cinque milioni di euro (50% da Regione Lombardia e 50% dal Comune di Darfo), ora l’amministrazione Mondini dovrà versare il saldo da 1,5milioni di euro (un milione dal Comune e 500mila euro dalla Provincia di Brescia). «È stata un’operazione costosa, ma necessaria - ha spiegato il sindaco di Darfo -. Abbiamo salvaguardato l’integrità di un patrimonio che è il simbolo della nostra città e dell’intera Valle Camonica. Il parco delle Terme pubblico è una garanzia anche per il futuro».

La storia. Come dimenticare la situazione drammatica di ottobre 2007? La proprietà di allora, che faceva capo a Terme di Trescore e Zandobbio, dichiarò lo stato di crisi e decise di chiudere i cancelli del parco: l’entrata in scena dell’imprenditore Sergio Trombini «stimolato» dal Comune di Darfo, consentì la riapertura e il rilancio di tutte le attività. «Il Gruppo Trombini in questi otto anni ha fatto cose importanti - ha aggiunto Mondini -. La garanzia della loro presenza anche per il 2018 è un elemento rassicurante per tutti gli albergatori e consentirà al Comune di lavorare serenamente alla stesura del bando che dovrà individuare il nuovo gestore per gli anni a venire. Ma adesso bisogna unire albergatori, commercianti e operatori turistici». Il Gruppo Trombini, dal canto suo, rimane della partita. «Dal 2008 ad oggi abbiamo fatto tanto e abbiamo intenzione di mantenere attiva la nostra presenza in questo progetto - ha confermato Michela Vielmi, presidente di Terme di Boario Spa -. Il nostro è senza dubbio uno dei brand più conosciuti in Italia, ma dobbiamo metterci in gioco tutti».

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