Valcamonica

Il cuore camuno fa rinascere un ponte nella terra del sisma

I 40mila euro raccolti in valle sono serviti per ricostruire la passerella sul fiume a Pioraco
L’opera. Il nuovo ponte in legno inaugurato domenica nelle Marche
L’opera. Il nuovo ponte in legno inaugurato domenica nelle Marche
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Un ponte per unire un paese. Un arcobaleno di solidarietà che abbraccia il nord e il sud, la Valcamonica delle incisioni con l’Italia del terremoto.

La generosità della montagna è arrivata fin nel cuore delle Marche: domenica mattina, una delegazione di sindaci, amministratori e cittadini ha partecipato all’inaugurazione del nuovo ponte di Pioraco costruito grazie alle donazioni di famiglie, aziende, enti e associazioni camune. Una catena di Sant’Antonio lunga quasi un anno ha permesso di riempire il salvadanaio con 40mila euro: fondi regalati al paesino dell’entroterra marchigiano che ha potuto costruire la nuova passerella sul fiume Potenza.

Detto, fatto. «All’indomani del sisma, tanti paesi della Valcamonica si sono attivati per organizzare iniziative di raccolta fondi», ha spiegato Cristian Farisè, presidente dell’Unione degli antichi borghi che ha coordinato la raccolta. «Per scelta, avevamo chiesto al presidente della Regione Marche di indirizzarci verso un paese che non fosse nell’epicentro anche mediatico del terremoto».

Con l’assegno. I rappresentanti dei paesi camuni che hanno aderito
Con l’assegno. I rappresentanti dei paesi camuni che hanno aderito

Destinazione Pioraco, dove il vecchio ponte che collega il centro abitato con il parco giochi e l’area sportiva è stato reso inagibile dal sisma. Ai 10mila euro donati da Vallecamonica Servizi dopo la «Qui Run Color 2016», si sono aggiunti i contributi di Comunità Montana, Unione dei comuni Civiltà delle pietre, Comuni di Cimbergo, Esine, Gianico, Rogno, cotonificio Olcese, Associazioni Libera e Tapioca, alpini di Ossimo Inferiore, Pro loco «Per Osem», «Amici della natura», associazioni di Malegno, Baita Adamè e ristoratori. E, in pochi mesi, il sogno è diventato realtà.

«In un tempo in cui si costruiscono muri questo vuole essere il nostro ponte della speranza», ha detto Matteo Cicconi, assessore di Pioraco. «Per il nostro paese questa è la prima opera dopo il sisma: la Valcamonica, da oggi, è parte di noi». Il consiglio di Pioraco ha ufficializzato il gemellaggio.

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