I canali Rai non si vedono: proteste in Valle

I disagi e le proteste dei cittadini vanno avanti da quasi due anni. Malumori spesso raccolti dai sindaci camuni, che si sono rivolti più volte non solo alla sede Rai di Roma, ma anche a Rai Way di Milano e pure alla prefettura.

Un bubbone scoppiato poi negli ultimi mesi, quando in particolare in alta Valcamonica si sono svolti due eventi di livello nazionale, che è stato impossibile vedere in televisione: i Campionati del mondo di sci alpino e i Campionati di sci dei giornalisti. Da Breno e fino al Tonale, in alcune zone c'è assenza di segnale e in altre c’è cattiva ricezione di tutte le reti Rai presenti sulla piattaforma digitale terrestre, in particolare i canali dedicati al settore intrattenimento e sport (Rai4, Rai5, RaiEdu, RaiGulp, RaiMovie, RaiPremium, RaiSport1, RaiSport2, RaiScuola e altri).

I primi a protestare sono stati i sindaci dell'alta Valle, che hanno scritto ai diretti interessati per tre volte, senza ottenere risposta; nelle ultime settimane si sono uniti alle rivendicazioni altre venti Amministrazioni comunali, che hanno inviato alla Rai le loro contestazioni. I primi cittadini camuni hanno segnalato che in molti casi, anche laddove il segnale è talvolta ricevibile, si verificano sempre più spesso e per periodi di tempo lunghi interruzioni del collegamento ai canali Rai e così «gli abbonati si rivolgono a noi segnalando il cattivo servizio pubblico erogato a fronte, invece, del puntuale pagamento del canone».

«Chiediamo che quel servizio pubblico venga ripristinato - afferma il presidente dell'Unione Comuni alta Valcamonica Mauro Testini -; se il problema dovesse persistere valuteremo azioni a nostra tutela, anche perché abbiamo segnalato la cosa in più occasioni e la situazione è sempre rimasta tale».

Secondo quanto riferisce Testini, la Rai romana non avrebbe mai risposto ad alcun sollecito, si sarebbe solo fatto sentire qualcuno da Rai Way, ente che gestisce le infrastrutture e che quindi ha interessi sul territorio.