Valcamonica

Gestore unico, ha detto sì solo un sesto dei Comuni della Valle

Ad Acque bresciane hanno aderito Edolo, Malonno, Sonico, Corteno Paisco, Cedegolo, Sellero
Risorsa importante. Sotto osservazione la depurazione in Valle
Risorsa importante. Sotto osservazione la depurazione in Valle
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Sette su quaranta. Sono solo un sesto i Comuni della Vallecamonica che hanno aderito, dall’inizio del 2018, al gestore unico della Provincia di Brescia, la società Acque bresciane srl (è un obbligo di legge). Si tratta di Edolo, Malonno, Sonico, Corteno, Paisco, Cedegolo e Sellero. Gli altri o sono esentati dal farlo (si tratta di una serie di Municipi piccoli con determinate caratteristiche) oppure hanno fatto ricorso al Tar e, passati due anni, stanno ancora aspettando un responso. Sono circa una ventina, tra questi anche Breno, più Capo di Ponte e Piancogno, che, arrivati un po’ in ritardo per il Tar, hanno invece fatto opposizione rivolgendosi al Presidente della Repubblica.

Per circa 14mila cittadini dei sette paesi aderenti da inizio anno parecchio è cambiato in tema di servizio idrico integrato (captazione e distribuzione dell’acqua, fognatura e depurazione): non è più il loro Comune a occuparsi del ciclo idrico, bensì Acque bresciane. Nelle case dei cittadini sono arrivate le lettere che spiegano come comportarsi, a chi rivolgersi in caso di necessità e quali sono i benefici.

Tariffe. Il sindaco di Edolo Luca Masneri, ma più o meno similmente hanno fatto gli altri colleghi, ha assicurato che l’impegno è tutto volto a «mantenere le tariffe calmierate, così come lo sono oggi in tutta la Vallecamonica» (saranno pareggiate, giorno più o giorno meno, con quelle applicate nel resto della provincia tra non meno di vent’anni, in modo che gli edolesi e - più in generale - i camuni si accorgano solo in minima parte degli aumenti che ci saranno nel tempo, anno dopo anno). In seconda battuta, Masneri ha informato che saranno «scaricati sul gestore unico tutti gli oneri, quali a esempio la gestione e sistemazione delle fognature e dell’acquedotto, compreso il nuovo tratto da realizzare, la costruzione del depuratore e il trasferimento dei mutui contratti negli anni per il ciclo idrico, che sono ancora in fase di ammortamento».

Non solo: entrando in Acque bresciane, il Comune evita le sanzioni comunitarie che pendevano sulle Amministrazioni, dal momento che in alta Valle non è ancora stata realizzata la completa depurazione.

Il sistema. Per effetto di questo cambiamento, il Municipio non incasserà più le tariffe del servizio idrico, pur garantendo al contempo maggiore efficienza. E non si disimpegna affatto dalla partita, garantendo presenza e supervisione. In questa prima fase iniziale di passaggio dalla gestione «in house» attraverso il Comune a quella del gestore unico provinciale, è tuttavia ancora possibile chiamare in municipio per avere informazioni e per una prima assistenza in caso di necessità. A regime, però, guasti ed emergenze alla rete idrica e fognaria andranno segnalati al numero verde 800556595, così come le pratiche contrattuali saranno gestite con il numero 800017476.

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