Valcamonica

Funghi, si spera in una stagione a tutto porcino

Questo scampolo di stagione potrebbe regalare gradite sorprese agli appassionati di funghi
AA

L’estate scorsa il freddo e le piogge troppo abbondanti, quest’anno il gran caldo e l’asciutto: è stato un biennio difficile per i cercatori di funghi. Ma questo scampolo di stagione potrebbe regalare gradite sorprese a chi proprio non può fare a meno di mettere sotto il braccio il cestello in vimini e far passare, centimetro per centimetro, il sottobosco.

Agosto, come recita l’adagio, ha rinfrescato il bosco e a cavallo di settembre è arrivata pure la pioggia, elementi che favoriscono lo spuntare di porcini e altre specie. Le soddisfazioni, per molti, non sono così tardate ad arrivare. 

Certo, il 2015 non sarà ricordato come l’anno dei funghi, ma il mese di settembre potrebbe riservare buoni bottini. Lo si vede dalle frotte di cercatori che si infilano nei boschi di tutta la Valle, ovviamente di buon ora, per arrivare per primi al «tesoro».
Anche se il caldo ha compromesso gran parte della stagione e recuperare del tutto sarà quasi impossibile, il popolo dei fungaioli si è messo in marcia: non va però dimenticato che ci sono delle regole da rispettare. Nonostante la confusione sulla questione dei tesserini - con la Regione che aveva introdotto il patentino unico per poi, giusto a inizio estate, ritornare sui suoi passi e lasciare alle Comunità montane la facoltà di organizzarsi in autonomia - il pagamento dei permessi è ancora obbligatorio.

In tutti i Comuni della Valle, prima di iniziare l’attività, i non residenti devono munirsi di un tagliando (giornaliero 8 euro, settimanale 20, mensile 40, annuale 70) acquistabile in vari esercizi commerciali. La raccolta è permessa dall’alba al tramonto, pulendo i funghi sul posto e non rovinando il sottobosco.
I proventi vengono impiegati dalla Comunità montana per attività didattiche, materiale promozionale e corsi micologici. Ma quest’anno le cose sono destinate a non andare troppo bene, visto che il numero di tesserini acquistati è stato, ovviamente, bassissimo. I ritardi nell’introduzione delle regole da parte della Regione e il meteo hanno così compromesso la programmazione, costringendo a tagliare quasi tutti i presidi micologici che in molti erano abituati a frequentare nelle località turistiche. Si spera così nel «miracolo di fine stagione» (le previsioni per i prossimi giorni sono favorevoli) e in un 2016 al «profumo di porcino». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia