Valcamonica

Droga, venti arresti: lo spaccio gestito da nonni trafficanti

L’operazione è partita dalla determinazione di una donna il cui fratello è morto per overdose
La droga recuperata nel corso delle indagini
La droga recuperata nel corso delle indagini
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Era gestito da un uomo di 81 anni e dalla moglie di 74 il traffico di droga scoperto dai carabinieri di Brescia che hanno arrestato 20 persone tra la città, la sponda bresciana del lago di Iseo e la Vallecamonica. La coppia di anziani si trova ora ai domiciliari, mentre altre otto persone sono in carcere.

I due avrebbero fornito eroina e cocaina a grossisti che l'hanno poi ceduta ad uno spacciatore che ha a sua volta venduto due dosi letali ad altrettanti tossicodipendenti morti per overdose nel novembre 2018 e nel febbraio 2019.  

Tutto inizia nel novembre del 2018 quando la donna trova il corpo senza vita del fratello e chiama i carabinieri. Nella casa manca il telefono cellulare e quello che doveva essere un modo per nascondere una traccia diventa invece il primo passo verso la verità. Con una indagine accurata i militari scoprono che l’uomo, 48enne di Braone, si riforniva di eroina da un 45enne di Ceto. Proprio il suo pusher, non sentendolo per la dose quotidiana, era passato da casa sua trovandolo senza vita. A quel punto non aveva chiamato i soccorsi ma fatto sparire il cellulare per non essere rintracciato.

La stessa sorte era toccata, tre mesi più tardi, ad un 52enne di Ono San Pietro, anche lui stroncato da una overdose di eroina. Anche lui, come accertato dai carabinieri, cliente dello stesso pusher. I grossisti. Con la pressante necessità di dare risposte su due morti ravvicinate i carabinieri di Breno, coordinati dal capitano Filiberto Rosano, hanno risalito i canali dello spaccio individuando i fornitori del pusher: si tratta dei fratelli Fabio e Giuseppe Vangelisti, di 47 e 44 anni. In casa del più grande dei due, a Cividate Camune, era attivo un vero e proprio laboratorio, in cui erano impiegate due donne 40enni della zona, in grado di confezionare e consegnare fino a 100 dosi di cocaina al giorno, il businnes principale, ma anche diverse decine di eroina. Il livello successivo ha portato più lontano. E più in alto. I fratelli Vangelisti infatti si rifornivano a casa di Gianbattista Crotti, 81enne di Provaglio di Iseo che, insieme alla moglie di 74 anni, apriva la porta solo a chi poteva permettersi di acquistare partite sopra il mezzo chilo. Dalla stessa fornitura arrivavano anche l’eroina e la cocaina che metteva sul mercato un 37enne marocchino, titolare di una pizzeria a Travagliato, che raccoglieva ordini per telefono e poi spediva in Valcamonica due pregiudicati italiani che lavoravano per lui come corrieri. Crotti è un personaggio di spicco del traffico di droga: nel 2002, già ultrasessantenne era stato arrestato a Rovato con un chilo di eroina pura, nel 2003, in via Trimuplina, aveva provato a sfuggire ai carabinieri, lanciando dal furgone un chilo di cocaina.

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