Valcamonica

Darfo, acqua non potabile anche a Montecchio

Dopo Erbanno, carica batterica di poco superiore alla norma, ma il Comune interviene prendendo le precauzioni
Acqua sotto osservazione a Erbanno di Darfo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Acqua sotto osservazione a Erbanno di Darfo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dopo Erbanno, ora tocca a Montecchio. Acqua non potabile in due frazioni del Comune di Darfo Boario Terme: dopo l’ordinanza che obbliga di far bollire l’acqua pubblica per residenti e attività commerciali della frazione di Erbanno, anche a Montecchio i rubinetti diventano osservati speciali.

Le analisi dei tecnici dell’Ats della Montagna, che settimanalmente prelevano i campioni d’acqua dalle fontane pubbliche, hanno rilevato la presenza di batteri coliformi anche nella rete idrica di Montecchio: lo sforamento dei parametri è quasi impercettibile ma il sindaco ha preferito non rischiare. «Sarà un eccesso di prudenza, ma non vogliamo rischiare nulla - ha confermato Ezio Mondini -. Ci scusiamo con i cittadini per il disagio ma è bene prendere tutte le precauzioni per evitare situazioni spiacevoli. In ogni caso, l’acqua del rubinetto può essere utilizzata sia per cucinare visto che viene portata ad ebollizione, sia per l’igiene personale».

Ma cosa ha innescato questa emergenza in formato «mini»? Difficile stabilirlo con certezza: l’ipotesi più accreditata è quella del guasto momentaneo degli impianti di clorazione e sterilizzazione dell’acqua che si trova nelle vasche di accumulo. Un black-out elettrico o l’esaurimento del biossido di cloro provoca certamente un’alterazione dei parametri chimici dell’acqua. L’altro fattore è solo meteorologico: temporali violenti in quota rovesciano nel sottosuolo grandi quantità d’acqua che sfuggono ai raggi UV degli sterilizzatori.

Inconvenienti che possono succedere, vista la dimensione della rete idrica cittadina: la ragnatela di tubazioni sul territorio comunale di Darfo è lunga quasi 140 chilometri e ha una portata media di 130 litri d’acqua al secondo. Da Angone fino a Bessimo, dalle salite di Erbanno a quelle di Fucine, le condotte di quasi cinquant’anni avrebbero bisogno di manutenzioni costose, insostenibili per le casse comunali. Domani è atteso un nuovo prelievo per l’analisi dei campioni: se i valori saranno rientrati nei parametri della potabilità, l’ordinanza verrà revocata.

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