Valcamonica

Danni, insulti e minacce in condominio, 10 famiglie terrorizzate

Situazione insostenibile in via Pastore, da cui sono arrivate ai Cc 28 denunce, tutte contro lo stesso vicino: «Due anni da incubo»
Il Condominio Reale dove si consumano gli episodi di stalking - © www.giornaledibrescia.it
Il Condominio Reale dove si consumano gli episodi di stalking - © www.giornaledibrescia.it
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I dispetti saltuari sono diventate delle vere e proprie scaramucce. Che, nel giro di poco tempo, si sono moltiplicate, arrivando a tramutarsi in molestie quotidiane che hanno partorito danni per centinaia di euro. Da qui l’appello disperato di un nutrito gruppo di condomini al sindaco di Darfo; 28 denunce arrivate sul tavolo dei Carabinieri e un fascicolo per stalking condominiale depositato negli uffici della Procura della Repubblica di Brescia.

Quello che sembrava un normale caso di vicino di casa molesto, è diventato l’incubo di un’intera via. L’incubo. Ma che cosa sta succedendo al Condominio Reale di Darfo? Cosa spinge una decina di famiglie residenti in via Pastore a bussare (anche) alle porte del nostro Giornale per raccontare che «da quasi due anni non viviamo più»?

Siamo a due passi dallo svincolo della superstrada, nel quartiere Cappellino di Darfo. La strana (e anche piuttosto angosciante) vicenda viene raccontata dettagliatamente nel plico di denunce presentate ai carabinieri della stazione di Darfo dalle famiglie che vivono in questo quartiere. Si tratta di un condominio costruito negli anni Ottanta con otto appartamenti affiancati in orizzontale, alcune attività commerciali al piano terra, case indipendenti nei dintorni e, alla fine della via, la caserma della Polizia stradale.

E qui, ogni giorno, si consuma una guerra di nervi tra il proprietario di uno degli appartamenti del condominio e tutti i suoi vicini di casa: lancio di bottiglie e rifiuti sui balconi e sulle scale; chiodi e viti che vengono scagliati con le fionde contro le basculanti dei box auto (rovinate dai lanci); orti e giardini distrutti; urla e rumori in piena notte; appostamenti al buio nei tunnel dei garage e parabole televisive che vengono fracassate a bastonate. E, immancabile, uno «score» variegato di insulti e minacce rigorosamente vietate ai minori.

Stando a quanto raccontano i diretti interessati, l’uomo che fuori dalle mura di casa è il classico dottor Jekyll, quando varca la soglia del condominio diventa mister Hyde. «Non ne possiamo più», raccontano i vicini di casa che incontriamo in un bar e ci chiedono l’anonimato per paura di essere perseguitati.

«Chiamiamo i carabinieri anche due o tre volte al giorno: abbiamo paura per noi e per i nostri figli. Così non si può andare avanti». I militari dell’Arma confermano tutto, compresa la preoccupazione che, presto o tardi, le tensioni possano sfociare in violenza. «Siamo a conoscenza del problema e stiamo cercando una soluzione ma non è semplice», ha ammesso il sindaco.

«Ho incontrato i vicini di casa esasperati almeno una decina di volte, abbiamo informato i servizi sociali ma la situazione è pesantissima. In quel condominio ci sono donne, bambini e anziani che vivono in una condizione di stress inaccettabile». Ad oggi, in Procura, sono state depositate due comunicazioni notizie di reato da parte dei carabinieri: se venisse confermata l’accusa di stalking condominiale, l’uomo potrebbe rischiare l’allontanamento dalla casa di sua proprietà.

 

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