Valcamonica

Dalla Bosnia all'Ucraina: Fabrizio Minini, costruttore di pace nei luoghi di guerra

Al volontario della Croce Rossa è stato assegnato il premio «Mites terram possident» dal Comune di Malegno
Fabrizio Minini, vincitore del premio - © www.giornaledibrescia.it
Fabrizio Minini, vincitore del premio - © www.giornaledibrescia.it
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In Bosnia e in Kosovo, in Sierra Leone, Mozambico, Sud Sudan, Siria e Libano, in Iraq e, dall’anno scorso, in Ucraina: sono le tappe percorse da Fabrizio Minini, operatore della Croce Rossa internazionale.

Proprio per questo suo impegno gli è stato attribuito il 19° Premio Mites terram possident del Comune di Malegno, con la motivazione: «Professionista dell’aiuto e appassionato dell’umano, costruisce pace nei luoghi di conflitto, a servizio di ogni essere umano vittima della guerra».

Classe 1977, originario di Gorzone di Darfo, Fabrizio non era presente, venerdì scorso, nella sala consiliare, ma si è collegato da Odessa e ha parlato con la sua consueta concretezza al pubblico presente. È riuscito, in pochi minuti, a far percepire lo stato d’animo delle popolazioni che abitano dove ci sono guerre da lungo tempo e ha ipotizzato alcuni percorsi di educazione alla pace. Percorsi che l’Amministrazione, con il centro di comunità, metterà in atto nei prossimi mesi con bambini e adolescenti.

La proposta

È anche per questo che il sindaco Paolo Erba, durante il suo intervento, ha lanciato la proposta operativa di creare una scuola di pace in Valcamonica, dedicata ai ragazzi e ai giovani, per creare una nuova cultura della pace.

«Anche quest’anno è ancora questa parola la chiave del premio 2023 - ha affermato il primo cittadino -. Viviamo inseriti in una cultura di guerra che pervade anche le nazioni non in stato di conflitto. Ci piace immaginare che esempi come quello di Fabrizio possano aiutarci a trasformare in cultura di pace le nostre azioni quotidiane e che il suo esempio di portatore di pace possa essere spunto per scelte concrete, soprattutto per i nostri ragazzi e giovani».

A Odessa Minini ha il compito di coordinare la logistica in uno dei luoghi simbolo dei conflitti internazionali di questi ultimi anni, ma un po’ in tutte le sue missioni ha curato la gestione degli aiuti umanitari. Il riconoscimento vale soprattutto per la sua capacità di costruire pace concretamente all’interno dei luoghi di conflitto.

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