Valcamonica

Dal dolore, l'altruismo: la famiglia di Felice dona le offerte

I famigliari hanno deciso di devolvere alla Cooperativa Azzurra di Darfo i soldi raccolti in questi giorni di lutto
Lutto. L’operaio Felice Cere morto sul lavoro - © www.giornaledibrescia.it
Lutto. L’operaio Felice Cere morto sul lavoro - © www.giornaledibrescia.it
AA

Sulle ceneri di un grande dolore, a volte, fioriscono gesti di bontà e altruismo. Berzo Inferiore ha detto addio a Felice Cere, l’operaio 58enne morto venerdì scorso all’interno dei capannoni dell’azienda Ferriere Bellicini: dopo l’autopsia, i famigliari hanno riportato a casa la salma del loro caro, decidendo di devolvere alla Cooperativa Azzurra di Darfo tutte le offerte raccolte in questi giorni di lutto, così da sostenere le attività degli operatori che da sempre si occupano di disabilità.

La salma di Felice Cere ha fatto rientro nella tarda serata di lunedì nell’abitazione al civico 7 di via Carducci, nel centro storico del paese: qui si è tenuta la veglia funebre e oggi alle 15 sono stati celebrati i funerali nella chiesa parrocchiale del paese. A piangere lo sfortunato operaio ci sono la mamma Pace, la moglie Sonia Testa, la figlia Milena, i fratelli Valentino, Michelina e Marino e la suocera Guerrina.

La tragedia che ha scosso Berzo e tutta la Valle Camonica, si è consumata venerdì scorso poco dopo le 17 nel capannone che si trova nell’ala nord del piazzale: secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava facendo alcuni lavori di manutenzione ad una macchina laminatrice quando, all’improvviso, è rimasto incastrato tra i due alberi di trasmissione morendo sul colpo. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Esine e Breno e i tecnici del lavoro dell’Ats della Montagna.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia