Valcamonica

Concessioni e costi, Edison batte cassa: ridateci 86.500 euro

Comuni in rivolta: Edison rivuole i canoni versati. I sindaci: «Le leggi non sono mai retroattive»
La centrale idroelettrica di Cividate Camuno - © www.giornaledibrescia.it
La centrale idroelettrica di Cividate Camuno - © www.giornaledibrescia.it
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Edison chiede 86.500 euro a tredici comuni camuni. Per l'esattezza, Breno, Braone, Capodiponte, Cedegolo, Cerveno, Ceto, Cividate, Esine, Losine, Malegno, Niardo, Ono e Sellero. Ai municipi interessati dalla centrale di Cividate Camuno, infatti, è arrivata una lettera in cui la società chiede il rimborso delle somme incassate dai Comuni (ma anche dallo Stato) per i sovracanoni di pompaggio sulla base della legge 266/2005. Soldi che la società versa agli enti locali per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica, attraverso la presenza di centrali e canali per il trasporto dell’acqua.

Alla base della richiesta la dichiarazione di incostituzionalità, da parte della Consulta, di una esplicita previsione della Finanziaria 2006, che poneva tra i requisiti per ottenere la proroga decennale delle concessioni idroelettriche di grande derivazione d’acqua a scopo idroelettrico, il pagamento di canoni aggiuntivi a favore di Stato e Municipi interessati. Per questo Edison «è costretta a chiedere la restituzione delle somme versate ai Comuni il 5 marzo 2007»: in tutto 73.800 euro più interessi di 12.744 euro.

I sindaci, però, preannunciano battaglia, contestando l'effetto retroattivo delle sentenze. «Noi non tiriamo fuori un centesimo», dicono in coro.

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