Valcamonica

Capo di Ponte, sei «colpi» in 7 giorni

Si allarga verso nord la maglia dei furti in Valcamonica. Martedì gli ultimi due. Inutile il pattugliamento in borghese
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Si allarga e si allunga verso nord la maglia dei furti in Valcamonica. Se fino a ieri le comunità più colpite erano Niardo, Breno, Ceto, Losine, Esine e Bienno, nell'ultima settimana i malviventi si sono spostati un poco più su, in particolare a Capo di Ponte e Sellero. In una sorta di ruberia infinita, cui nessuno sembra riuscire a porre un freno.
Negli ultimi sette giorni sono stati ben sei i colpi andati a segno a Capo di Ponte, due solo nella serata di martedì, col medesimo «stile» degli altri perpetrati in media Valle.

Da qualche giorno, negli orari «preferiti» dai ladri, la fascia compresa tra le 17 e le 20, i carabinieri della stazione capontina e i vigili urbani dell'Unione stanno monitorando il territorio, in borghese e a piedi, per tenere sott'occhio la situazione. A quanto pare, però, nemmeno questo accorgimento è servito, tanto che martedì il doppio colpo è andato a segno.

Solo uno dei sei illeciti ha fruttato un bottino cospicuo, costituito da denaro e preziosi. Pare che i malfattori siano partiti dal tetto e ridiscesi da una palazzina di tre piani, scappando poi dal retro. Anche in questi casi si ipotizza la mano dei cosiddetti «pendolari del furto», in trasferta dai campi nomadi del milanese.

g. moss.

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