Valcamonica

Campolaro, il Tar dà ragione alla Lac: non si caccia sui terreni devastati dal maxi incendio

Accolto il ricorso dell'associazione ambientalista contro il provvedimento del Comune che rimuoveva i vincoli precedenti
Un fucile da caccia (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Un fucile da caccia (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Nelle aree montane incendiate di Campolaro, sopra Bienno, si continuerà a non cacciare. Perlomeno sino alla prossima pronuncia del Tar di Brescia, prevista il 3 maggio. Nuovo colpo di scena nella vicenda che vede contrapposto il Comune, con i cacciatori biennesi, e le associazioni ambientaliste, supportate da enti e da una delibera del commissario prefettizio, risalente al 7 giugno scorso, nella quale, a pochi giorni dalle elezioni, aveva emanato un atto in cui stabiliva, seguendo la legge 353-2000, le aree percorse dal fuoco nell'incendio del gennaio 2017 in cui non è possibile cacciare.

Non appena eletta la nuova Amministrazione, il sindaco Ottavio Bettoni ha approvato in Consiglio una delibera per l’annullamento in autotutela della determinazione commissariale. Atto impugnato al Tar dall’associazione Lega per l'abolizione della caccia (Lac), contro il Comune di Bienno e la sezione Pescatori e Cacciatori biennesi.

Oggi il Tribunale amministrativo ha accolto la domanda cautelare e sospeso l’atto impugnato, perché ci sono «sufficienti profili di fondatezza in presenza del pericolo di un danno grave e irreparabile».

Questo vuol dire che, almeno sino a maggio, nella zona di Campolaro non si potrà cacciare.

Campolaro nel gennaio 2017 dopo il terribile incendio che devastò quasi 300 ettari di territorio - © www.giornaledibrescia.it
Campolaro nel gennaio 2017 dopo il terribile incendio che devastò quasi 300 ettari di territorio - © www.giornaledibrescia.it

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