Valcamonica

Breno, artista di strada muore stroncato da un malore

Faceva il mangiafuoco e si è sentito male domenica dopo essersi esibito in piazza Mercato
Ivan Circoski, al secolo Ivan Domenighini - © www.giornaledibrescia.it
Ivan Circoski, al secolo Ivan Domenighini - © www.giornaledibrescia.it
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Un destino crudele si è accanito su uno degli artisti di strada più conosciuti, simpatici e sagaci della Vallecamonica.

Scomparso a soli 46 anni. Ivan Circoski, al secolo Ivan Domenighini, si è esibito domenica mattina come mangiafuoco in piazza Mercato a Breno, nell’ambito della manifestazione «Fiabe e canti sotto il castello». Con la sua verve ha incantato soprattutto il pubblico dei più piccoli, ai quali ha dato appuntamento al pomeriggio, alle 17, per la seconda sua performance. Ivan, originario di Malegno e residente da qualche tempo a Lozio, dopo alcuni anni nel Milanese, a quell’incontro non è mai arrivato.

Rientrato con un gruppo di colleghi artisti in albergo, per il pranzo, si è sentito male, annunciando agli amici di voler uscire all’esterno per prendere una boccata d’aria, perché non riusciva a respirare. Una volta fuori, con il suo cellulare, ha chiamato i soccorsi e quindi si è accasciato, senza più riprendere conoscenza. Sul posto si è portata un’ambulanza e l’eliambulanza da Brescia, che lo ha portato in volo all’ospedale Civile di Brescia, dove il suo cuore ha cessato purtroppo di battere. La notizia si è sparsa per le vie di Breno nel tardo pomeriggio, dove erano in molti ad attenderlo per divertirsi con i suoi sketch.

Quanto accaduto ha lasciato tutti ammutoliti, colpiti nel profondo, a cominciare dagli organizzatori dell’appuntamento fino alle famiglie che lo aspettavano in piazza. Cordoglio per la morte di Ivan Circoski è stato espresso soprattutto sui social, dove l’artista documentava quasi quotidianamente la sua attività ed esprimeva i suoi pensieri e la sua singolare idea della vita. Era noto in Valle, dove si era esibito più volte, e non solo.

«Le sue condizioni erano buone, aveva dato il meglio - dice il consigliere comunale di Breno, che lo aveva scritturato per lo spettacolo, Roberto Caratti -. È una cosa che si stenta a credere, inimmaginabile per tutti noi, che tale vitalità si sia spenta cosi».

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