Valcamonica

Botte alle «colleghe»: prostituta di 25 anni in manette

La donna, che voleva il controllo della zona, agiva con due complici: una 28enne nigeriana e un 49enne camuno
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Dovevano pagare. E se non pagavano venivano picchiate e derubate. I Carabinieri di Darfo e la Polizia locale hanno arrestato una prostituta 25enne nigeriana per sfruttamento della prostituzione, estorsione, lesioni personali e rifiuto di indicare la propria identità.

La ragazza, che voleva amministrare l’attività di prostituzione nella zona della bassa Valle, aveva aggredito a Darfo una «concorrente» connazionale provocandole lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Contestualmente, l’africana voleva farsi consegnare 150 euro, sorta di «tassa» da pagare per stare in quel posto.

La donna arrestata - stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine - aveva iniziato a sfruttare le prostitute della zona nello scorso dicembre. Chi non pagava, veniva picchiato e derubato.

La 25enne non operava sola: si avvaleva della collaborazione di due complici. Segnatamente, un’altra cittadina nigeriana di 28 anni e un 49enne operaio camuno. Questi ultimi sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia per i medesimi reati in concorso tra di loro.

A Brescia ha già avuto luogo l’udienza di convalida dell’arresto. Per la donna è scattato l’obbligo di presentarsi quotidianamente alla Polizia giudiziaria in attesa del processo.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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