Valcamonica

Attesa finita, l’Alta Valcamonica è pronta per il maxi depuratore

Entro il 4 dicembre si attendono le offerte per realizzare l’opera da oltre 3,5 milioni
Attesa infinita. Il maxi depuratore colletterà i Comuni di Edolo, Sonico e Malonno - Foto © www.giornaledibrescia.it
Attesa infinita. Il maxi depuratore colletterà i Comuni di Edolo, Sonico e Malonno - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Se serve l’ufficialità, eccola servita: è tutta contenuta nella Gazzetta ufficiale, quinta serie speciale contratti pubblici, numero 120 del 15 ottobre 2018. La pubblicazione periodica statale che riporta «informazioni giuridiche ufficiali» ha divulgato il bando di gara da oltre quattro milioni di euro per la costruzione del primo lotto funzionale del collettamento e della depurazione dei Comuni di Edolo, Sonico e Malonno (il famoso depuratore consortile dell’alta Valle).

Il maxi progetto è in carico alla società Siv (Servizi idrici Vallecamonica). Messi nero su bianco su un bando di gara europeo sono anche i tempi: entro il 30 novembre a mezzogiorno le imprese interessate avranno modo di studiarsi l’incartamento e di presentare una proposta.

Le buste con le offerte saranno aperte il 4 dicembre dalle 9.30 nella sede amministrativa di Acque bresciane a Rovato (società che opera per conto della Siv) e, una volta individuata l’impresa aggiudicatrice, si procederà con la fase di affidamento dell’opera (dando per esclusi ricorsi e intoppi nella fase di gara).

Una volta che il cantiere sarà consegnato, l’impresa avrà 630 giorni naturali e consecutivi per realizzare l’intervento. Nel dettaglio si tratterà di eseguire i lavori per la costruzione del depuratore consortile, di una stazione di sollevamento dei reflui, della strada d’accesso al depuratore stesso, di un tratto di collettore nel comune di Malonno e di un impianto di trattamento biologico a Sonico. Il cantiere (come detto, salvo problemi, e già ce ne sono stati moltissimi per un’opera attesa da una quindicina d’anni, visto che l’accordo di programma è di dodici anni fa) potrebbe essere aperto nei primi mesi del 2019 e chiudersi a fine 2020.

I costi. Il valore totale stimato dell’intervento è di tre milioni e 722 mila euro più Iva, di cui 3,65 per i lavori (importo quindi soggetto a ribasso d’asta): di questa somma, 1,4 milioni saranno i costi per la manodopera e 72mila euro gli oneri di sicurezza.

La gara sarà aggiudicata guardando non solo al prezzo, che peserà per il trenta per cento, ma anche alla qualità-offerta tecnica (che varrà settanta punti), con possibilità anche di presentare varianti migliorativa al progetto iniziale.

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