Valcamonica

Allunga le mani su una 15enne, due anni al volontario

I fatti sono avvenuti a Sonico durante una serata di festa di un oratorio milanese in vacanza
Il tribunale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Due anni con la sospensione condizionale della pena. A tanto è stato condannato dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Brescia un 65enne volontario di una parrocchia milanese per aver allungato le mani su una giovanissima parrocchiana in vacanza con lui e con numerosi altri ragazzi in una struttura di Sonico nell’estate dello scorso anno.

Secondo quando ricostruito dal sostituto procuratore Carlo Pappalardo, anche sulla scorta della denuncia sporta dai genitori della ragazzina e del racconto che la 15enne fece nel corso dell’audizione protetta cui fu sottoposta, l’uomo mise le sue mani là dove non poteva e non doveva nella confusione che si creò durante un momento di festa organizzato nell’arco di quella vacanza. Quei momenti, per diversi giorni, rimasero sotto silenzio.

A farli emergere furono i genitori della ragazzina. La madre ne viene a conoscenza dal suo telefonino. Scorrendo i messaggi scopre quello del volontario dell’oratorio. Considerata la macroscopica differenza d’età la donna si insospettisce ed approfondisce la lettura. E non può che soffermarsi sulle scuse che l’uomo le chiede di accettare.Scuse di che? Che cos’ha da farsi perdonare? Tempo pochisismi minuti e la mamma lo scopre. Davanti alle richieste di chiarimento la ragazzina ritorna a quella sera, al palpeggiamento del quale il volontario si dice pentito.

Raccolto il racconto la donna porta la figlia dai carabinieri di Cassano d’Adda e le fa ripetere l’intera storia che finisce, per competenza territoriale, in Procura a Brescia. La ragazzina viene sentita anche in incidente probatorio, il suo racconto finisce nel fascicolo del processo discusso ieri allo stato degli atti.

Il pubblico ministero Carlo Pappalardo, al termine della sua discussione, chiede la condanna dell’uomo ad un anno di reclusione. Il gup Gaia Sorrentino sottoscrive la sua sottoscrizione, ma non la quantificazione della pena. E la raddoppia.

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