Valcamonica

A Niardo il ripristino della linea ferroviaria è in stallo

Per la riapertura del tratto di binari travolto dai detriti durante l'alluvione se ne parlerà non prima di giugno
Le ruspe al lavoro per ripristinare la linea ferroviaria di Niardo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Le ruspe al lavoro per ripristinare la linea ferroviaria di Niardo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Situazione di stallo sul binario di Niardo», potrebbe annunciare la voce in filodiffusione in stazione. A sette mesi dall’alluvione la ferrovia è ancora interrotta nel punto in cui, a fine luglio, migliaia di metri cubi di materiale e fango si sono riversati sulla linea, distruggendola.

Di conseguenza per i pendolari che utilizzano il treno continuano i disagi, con la necessità di percorrere un tratto sul pullman, da Edolo fino a Breno, quindi di scendere e salire sul treno. Situazione che si complica ulteriormente dai prossimi giorni, con l’interruzione della linea tra Pisogne e Marone: sarà un po’ come essere sulle montagne russe, un saliscendi treno-bus che metterebbe alla prova la pazienza di chiunque.

I lavori per sistemare il tratto interrotto dalla frana potranno iniziare solo quando a monte, dove si è verificato il distacco, saranno completate le opere, oggi in corso, per l’installazione del sistema di monitoraggio e allerta. Sistema che permetterà agli operai della ferrovia di lavorare in sicurezza, ma anche agli abitanti di Niardo di dormire sonni più tranquilli, perché entrerà in funzione in caso di nuovi distacchi di materiale. Fino ad allora, sui binari, non si potrà procedere. E in seguito serviranno diverse settimane per sistemare tutto, perché dovrà essere rifatta per intero la ferrovia in quel tratto (dopo la rimozione dei detriti, non era rimasto molto sul sedime).

Il chilometro e poco più di binari, completamente piegato, è stato asportato, insieme alle traversine e a tutti i detriti depositati, mentre la linea è già stata ritracciata. Circa tutto il resto dei lavori non si è più saputo nulla, se non che si attende la fine degli interventi in quota. Di certo non si parla di una data di riapertura della linea ferroviaria al transito prima di giugno. Il rischio che i tempi (e i disagi) possano allungarsi, purtroppo però, è tutt’altro che remoto.

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