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Universitari: fino a 400 euro per una stanza tutta per sé

Partita la ricerca dell’alloggio, ma restano le incognite legate al coronavirus
Alloggio, chiave (simbolico) - © www.giornaledibrescia.it
Alloggio, chiave (simbolico) - © www.giornaledibrescia.it
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L’estate s’incammina verso il tramonto e per migliaia di giovani è tempo di pensare alla ripresa degli studi. Lo scorso anno accademico erano più di 20mila gli universitari a Brescia, di cui oltre la metà (11mila) fuori sede. Quale sarà il panorama dei prossimi mesi, dopo il Covid, è difficile da dire, ma la città si prepara comunque ad accogliere nuove e vecchie matricole, con soluzioni che spaziano dal classico appartamento condiviso ai convitti e le residenze universitarie. Tra le scelte più diffuse c’è sicuramente la prima, che è però la più costosa: chi vuole una stanza tutta per sé a Brescia spende dai 250 ai 350 euro, a seconda della zona. Poco diffusi i monolocali, che comunque alzano i prezzi sopra i 400 euro, mentre un’opzione più economica è la camera doppia, che permette di spendere in media dai 170 ai 200 euro. Per quanto riguarda i convitti, l’Università degli studi di Brescia gestisce otto strutture situate nei pressi delle principali sedi universitarie, in grado di accogliere complessivamente circa 400 studenti.

A causa dell’emergenza sanitaria il Senato accademico ha deliberato in via cautelativa di utilizzare solo stanze singole o doppie ad uso singolo, e di conseguenza per quest’anno ci sarà una riduzione dei posti disponibili. Per ottenere un alloggio - con tariffe mensili che vanno dai 100 ai 245 euro - è necessario compilare l’apposita domanda on line (sul portale www.unibs.it, nella sezione «Residenze e alloggi» dei servizi per studenti) entro il 21 agosto (10 settembre per gli iscritti al primo anno). Alla graduatoria, definita con criteri di merito (voti e crediti) e di reddito (secondo la certificazione Isee), si attingerà anche non appena le condizioni epidemiologiche consentiranno di occupare le camere doppie. Un’ulteriore possibilità è il Collegio di Merito Lucchini, che riserva i propri alloggi a studenti meritevoli dell’UniBs. La residenza è immersa nel campus universitario e può ospitare 54 studenti in camere singole e doppie con bagno, servizio di pulizia e cambio biancheria settimanale. Non si tratta però solo di un alloggio, bensì di un più ampio percorso formativo, con molteplici attività culturali. La retta ordinaria è di 550 euro mensili e le domande di ammissione, a cui seguirà una valutazione telematica, sono aperte fino al 14 settembre sul sito collegiounibs.it.

Anche l’Hdemia Santa Giulia offre una serie di convenzioni con strutture della città e il servizio di supporto Dotstay attraverso il quale gli studenti possono cercare online appartamenti, stanze e un amico «Angel» con il quale ambientarsi in città. Ci sono poi i residence di Congrega e Fondazione Alessandro Cottinelli, situati in via Pusterla e via Pellico. I posti disponibili quest’anno sono dieci e per accedervi, oltre a essere studenti universitari, bisogna avere la residenza ad almeno 30 km di distanza dal comune di Brescia, un reddito inferiore ai 60mila euro annui. I prezzi variano dai 250 euro mensili della doppia ai 350 del monolocale e le domande vanno presentate entro il 21 agosto sul sito www.congrega.it.

Tra i convitti gestiti da religiosi troviamo infine il Maddalena di Canossa, il Sacro Cuore (riservato all’Università Cattolica) e il Santa Dorotea per le ragazze; il convitto vescovile San Giorgio, la Famiglia universitaria Cardinale Bevilacqua-Emiliano Rinaldini e l’Istituto salesiano Don Bosco per i ragazzi.

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