Università. Prende forma il convitto da 3,5 milioni

Settantacinque posti letto, in camere singole con servizi. Un'aula studio aperta ventiquattro ore su ventiquattro, connessione wireless in tutti gli ambienti.
È la nuova residenza del Cedisu che entrerà ufficialmente in funzione il prossimo 1° settembre. I lavori non sono ancora ultimati, il cantiere è tuttora aperto, tra qualche giorno verrà chiuso il bando per la fornitura degli arredi. Se le scadenze verranno rispettate per la fine di giugno i lavori saranno compiuti.
In compagnia del direttore del Cedisu Luigi Caimi, e del responsabile dei servizi Pietro Toto, abbiamo visitato in anteprima il nuovo convitto.
L'ingresso pedonale del collegio è al civico 5 di via Valotti. La struttura si sviluppa su quattro livelli. Al pian terreno, oltre alla reception sono previsti una sala studio, uno snack-bar e alcune aule didattiche che ospiteranno corsi di formazione.
L'aula lettura sarà aperta sempre, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno. Alla stessa potranno accedere tutti gli studenti, non solo i convittori.
Ciascuna postazione della sala lettura sarà munita di luce, presa di corrente e presa di rete, mentre in tutti gli ambienti del convitto sarà in funzione la connessione a internet senza fili.
La parete sud dell'aula studio è costituita da una vetrata: «I vetri sono però oscurati per evitare l'effetto irraggiamento», spiega Toto. Alle camere potranno accedere soltanto i residenti nel collegio, sfruttando un apposito badge.
Al primo piano sono state pensate venticinque camere singole e un angolo cottura. Altre venticinque camere sono anche al secondo piano, ove sorgerà anche una cucina. Infine, nella mansarda ci sarà il piano giorno (cucina e sala) a un livello inferiore e il piano notte (25 camere) al livello superiore.
Nei sotterranei del convitto c'è un garage con 40 posti macchina.
Le camere del convitto saranno destinate sia ai ragazzi, sia alle ragazze, mentre è ancora al vaglio l'ipotesi di destinare la mansarda esclusivamente agli studenti Erasmus.
Al momento si sta pensando anche di allestire una stanza per gli studenti pendolari, «dove potranno consentirsi un momento di relax coloro che trascorrono l'intera giornata in università e tornano a casa soltanto la sera», commenta Toto.
Il convitto, «il cui costo complessivo - osserva Caimi - è stato di 3,5 milioni di euro, finanziati dal Ministero dell'università, dalla Regione Lombardia e dall'Università Statale», è una struttura all'avanguardia dal punto di vista del risparmio energetico. Sono stati infatti installati dei pannelli solari ed è stato realizzato «un sistema di riscaldamento e raffrescamento a pavimento».
Il nuovo collegio sarà la quinta struttura gestita dal Cedisu. I settancinque posti del «Valotti 5» si andranno ad aggiungere agli 80 del «Bruno Boni», ai 70 del «Valotti 1», ai 18 del «San Faustino» (soltanto femminile), ai 23 del «Paitone» (solo maschile), ai 39 del «Carmine» ai 10 dell'«Olmo» e agli 80 del Franciscanum: quest'ultima è una struttura convenzionata col Cedisu.
Dal prossimo anno accademico saranno pertanto 325 i posti disponibili nelle residenze. Un buon numero, ma ancora al di sotto delle richieste: «Basti pensare che quest'anno le domande di alloggio sono state quasi un centinaio in più rispetto ai posti disponibili», confida Toto.
Ecco quindi che gli investimenti non finiscono qui. Tra un paio d'anni dovrebbero esserci altri sessanta posti nel convitto «Valotti 1», poiché «gli spazi che attualmente sono adibiti ad aule didattiche della Facoltà di Ingegneria - racconta Toto - saranno convertiti in alloggi».
Non ci dimentichiamo poi che entro l'anno scatteranno i lavori del collegio d'eccellenza, gestito dalla Statale e dalla Fondazione Lucchini.
La struttura sorgerà a pochi passi dal nuovo Convitto del Cedisu, così che tra qualche anno a lavori conclusi il Campus di via Valotti potrà ospitare più di trecento studenti.
Mario Nicoliello
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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