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Tre mesi a Vienna per imparare come funziona un museo

Tre mesi di stage in due dei più prestigiosi musei europei, il Kunsthistorisches Museum, museo di storia dell'arte, e il Naturhistorisches, museo di storia naturale, di Vienna.
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Tre mesi di stage in due dei più prestigiosi musei europei, il Kunsthistorisches Museum, museo di storia dell'arte, e il Naturhistorisches, museo di storia naturale, di Vienna.

È l'avventura vissuta da Agnieszka, Elvira e Sara, studentesse della Facoltà di Lingue straniere della Cattolica, che sono volate in Austria partecipando al progetto di mobilità studentesca promosso dal Centro Studi sul Turismo dell'ateneo di via Trieste.

Dalla stampa alle traduzioni

Per tre mesi le ragazze hanno collaborato alle attività dei due musei, partecipando attivamente all'allestimento delle mostre, alla cura dei rapporti con la stampa internazionale e alla traduzione dei volantini illustrativi delle opere esposte nelle sale. Sara e Elvira hanno lavorato al Kunsthistorisches. "La mia mansione consisteva nel tenere i contatti con i tour operator italiani e inglesi, nel tradurre i questionari di gradimento che venivano sottoposti ai visitatori e nel produrre una relazione dettagliata sulle risposte fornite dalle persone", spiega Elvira, che aggiunge: "Questo tipo di lavoro mi ha permesso sia di migliorare la mia competenza linguistica, sia di affinare le mie conoscenze informatiche". "Da tempo cullavo il desiderio di visitare i musei viennesi e aver avuto l'opportunità di lavorare proprio lì è stata davvero una grande soddisfazione che spero mi possa aiutare nella mia carriera lavorativa", osserva Sara, che ha contribuito all'allestimento delle mostre nella galleria espositiva e curato le relative pubblicazioni, soprattutto sul fronte delle traduzioni nelle varie lingue.

Visite guidate notturne

Agnieszka ha svolto invece lo stage al Naturhistorisches Museum, che si trova sempre in Maria-Theresien-Platz, di fronte al Kunsthistorisches. "Mi è piaciuto tantissimo lavorare in uno dei dieci musei più belli al mondo e anche se sono tornata da poco a casa vorrei già andare nuovamente a Vienna" afferma la studentessa, che è stata inserita nella sezione Pubbliche relazioni e Marketing, occupandosi di traduzioni e di elaborazione dati. "Oltre alla possibilità di migliorare le lingue, l'esperienza è stata interessante anche per conoscere le strategie comunicative messe in campo per promuovere l'offerta museale e attrarre nuovi visitatori, come l'apertura serale del museo con visite guidate che terminavano dopo la mezzanotte sul tetto dell'edificio ottocentesco con una suggestiva vista panoramica sulla città. Un'esperienza davvero unica per i visitatori e che ha avuto un notevole successo di pubblico, così come le feste di compleanno al museo oppure i numerosi laboratori proposti per i bambini".

Uno degli aspetti che ha colpito maggiormente la laureanda in management internazionale è stato il corso di ginnastica riservato al personale, "che viene tenuto settimanalmente all'interno delle sale espositive il giorno di chiusura al pubblico, con l'obiettivo di migliorare la postura e favorire il rilassamento di coloro che lavorano all'interno del museo". "L'iniziativa cui hanno partecipato le tre studentesse - spiega la responsabile Alessandra Lombardi - rientra nell'ambito di un progetto di collaborazione scientifica tra il centro di traduttologia dell'Università di Vienna e il centro studi sul turismo della Cattolica di Brescia volto alla creazione di una banca dati terminologica-testuale da usare nella redazione di testi per la promozione del territorio di Brescia e provincia". La prima parte del progetto ha portato gli studenti bresciani a Vienna. Il secondo step prevede invece che gli universitari austriaci trascorrano un periodo di tirocinio nelle istituzioni bresciane partner del progetto, dove si occuperanno soprattutto della traduzione di testi turistici.

Mario Nicoliello

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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