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Ecco le prime laureate in Conservazione e restauro a Botticino

Le neodottoresse hanno concluso il percorso alla Scuola per la valorizzazione dei beni culturali e dell'arte
Marta, Alessandra, la direttrice Previdi, Bernardetta e Lucia - © www.giornaledibrescia.it
Marta, Alessandra, la direttrice Previdi, Bernardetta e Lucia - © www.giornaledibrescia.it
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C’è chi sogna di restaurare templi in Cambogia, chi di contribuire a salvare e valorizzare l’immenso patrimonio italiano, e chi spera di accostarsi ad esso lavorando anche sull’ambiente circostante. Alessandra Bigogno, Marta Calza, Lucia Cesco Frare, Bernardetta Giordano: sono loro le prime laureate del corso quinquennale equiparato alla laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali, abilitante alla professione di restauratore, avviato nel 2013, alla Scuola regionale per la valorizzazione dei beni culturali di Botticino.

Le studentesse, in quella che per l’istituto con sede nell’ex complesso monastico della Trinità è stata una giornata storica, hanno brillantemente concluso il loro percorso discutendo ciascuna due tesi, comprovanti conoscenze e abilità acquisite. Le giovani hanno presentato un intervento di restauro da loro condotto su beni culturali tutelati (nello specifico, un paio erano su strappi d’affresco, uno su un altorilievo policromo in terracotta del XV secolo, e l’altro su una scultura in gesso), quindi sono passate alla prova successiva che prevedeva l’esposizione di un elaborato innovativo, il cui soggetto ha restituito le differenti sensibilità delle candidate, nonché le molteplici declinazioni che la loro formazione può acquisire.

Si andava dall’analisi dell’ambiente in cui è conservato il Cenacolo Vinciano, allo studio dell’utilizzo di oli naturali nella conservazione dei manufatti, dall’apporto che la tecnologia e il suo linguaggio possono dare nella forma dell’app all’ambito del resturo, al contributo che può garantire la figura del restauratore alla musealizzazione. Il tutto giudicato da una commissione (che ha assegnato una lode, due 110 e un 99) presieduta dalla direttrice della scuola Maria Teresa Previdi, con due rappresentanti del Miur, altrettanti del Mibac, e due componenti Enaip.

«Il percorso è stato impegnativo - è il bilancio positivo delle giovani - e ci ha permesso di formarci con un corpo docenti molto valido». Grande soddisfazione per la direttrice della scuola: «Siamo lieti e orgogliosi del risultato raggiunto dopo cinque anni di grande impegno».

 

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