Chiara, studiare il paese osservandolo dall'Australia

È ancora un sogno per molti giovani: l’Australia attrae e respinge nello stesso tempo ma, come racconta Chiara Danese, iseana ma da tredici anni residente nella terra dei canguri: «Possibilità di lavoro in campo ambientale ci sono, anzi sono numerose, ma è indispensabile essere specializzati».
Chiara è dottore in campo di gestione costiera, con specializzazione negli impatti causati dal riscaldamento globale: «Al momento sto lavorando sugli estuari della costa sud ovest dell’Australia con fondi stanziati dal governo federale australiano e posso assicurare che, se il curriculum è ricco di titoli ed esperienze, in Australia è possibile fermarsi e trovare un lavoro qualificato».
Ogni anno, secondo i dati riportati da Chiara in una serata organizzata dalla Biblioteca comunale di Iseo, venticinquemila italiani provano a entrare e fermarsi in Australia per cercare lavoro. Pochissimi però ce la fanno per diversi motivi, primo fra tutti la mancanza di titoli di studio compatibili con quanto cerca il mercato del lavoro. «In Australia c’è ancora una forte immigrazione perché il lavoro c’è e si vive bene, il governo accoglie anche i rifugiati politici da Iran, Sri Lanka ed Afghanistan ma li dirotta verso la Cambogia dove ha creato dei campi profughi ad hoc, come per dire: vi aiutiamo ma non qui sul nostro territorio».
«Il costo della vita è molto caro - continua Chiara -, il sistema sanitario è a pagamento ed è difficile avere amici ma nonostante tutto ora considero l’Australia come mio secondo paese e mi piace vivere qui». Per conoscere ed approcciare la cultura australiana, Chiara Danese suggerisce il volontariato in campo ambientale.
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