Università

Aule studi: la «Cavalla», un'istituzione nel cuore di Brescia

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Dalla città e dalla provincia. Dalla Statale e dalla Cattolica. Chi segue l'amico, chi è vicino a casa. Chi ha l'esame il giorno dopo, chi è in fase di stacco dopo l'appello.
Cronaca di una serata di metà settimana trascorsa in aula studio, tra la Cavallerizza e il Cedisu.
«Vengo qui tutti i giorni, perché è l'unico posto dove riesco a studiare bene e con profitto. Abito in convitto e condivido la camera con un collega. Entrambi studiamo meglio in sala lettura che non in camera. Evidentemente l'ambiente spazioso facilita il nostro apprendimento», racconta Stefano, ospite fisso della Cavallerizza, così come Rossella, prossima ormai alla discussione della tesi: «Studio in "Cavalla" (così i ragazzi definiscono amichevolmente l'aula studio di via Cairoli, ndr) da quando ero una matricola. A casa non ho mai aperto un libro, tutti gli esami li ho preparati o qui oppure nell'aula studio della mia Facoltà», osserva la laureanda in Giurisprudenza, che subito dopo aggiunge: «Da quando sono stati ampliati gli orari di apertura la presenza degli studenti è aumentata in maniera piuttosto significativa, anche se devo dire che durante l'anno ci sono quasi sempre le stesse persone, che siedono nella maggior parte delle volte sempre sulla stessa sedia. Studiare qui è diventato quasi una cosa normale, credo che anche dopo la laurea passerò spesso a salutare gli amici per ricordare i vecchi tempi».
Non solo dalle Facoltà bresciane, in Cavallerizza si trovano anche non pochi studenti di Brescia che frequentano l'Università a Milano, a Verona, a Trento, a Bologna o a Parma. «Studio Filosofia alla Statale di Milano e pendolo per tre giorni alla settimana - dice Alberto -. Vengo qui a studiare perché abito a due passi e mi trovo molto bene. Ormai c'è il gruppo di amici che rivedo sempre molto volentieri».
Da via Cairoli passiamo a via Valotti, a nord della città. Cambiando la sala studi, ma non cambia di certo l'atmosfera. Gli studenti sembrano davvero tutti amici tra loro. «Studio Lingue straniere in Cattolica a Brescia e vengo qui nella sala del Cedisu per stare insieme a due mie amiche che invece studiano Medicina in Statale», confida Stefania, mentre appena uscita dalla sala lettura va alla ricerca di un accendino per accendere la propria sigaretta.
Lo trova a pochi passi dall'uscita, dove un nutrito gruppetto sta ridendo a squarciagola. «Paolo (colui che ha scatenato la risata, ndr) ci ha appena raccontato come sia riuscito a conquistare l'ultima sua ragazza», spiega Matteo, che ci tiene anche a dire: «Il bello dell'aula studio è proprio questo: si passa tanto tempo chini sui libri, però quando si fa una pausa e si esce all'aperto ci si diverte un sacco stando in compagnia e ci si dimentica per un attimo degli esami di volta in volta da superare».
Questo almeno fino a quando sarà bel tempo. Poi con l'approssimarsi dell'inverno, meglio stare dentro che fuori. In quel periodo anche gli esami saranno più vicini.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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