Vigili del fuoco, 150 anni a Brescia in un volume in vendita con il nostro giornale

Ventisei uomini in divisa d'ordinanza, disposti su tre file. Tutti - tranne uno - sfoggiano baffi ben curati. Qualcuno ha l'espressione solenne, altri sorridono. In prima fila siedono i graduati; al centro, in piedi, il comandante Pietro Cogoli.
La fotografia, databile al 1910, ritrae il Corpo dei Civici Pompieri di Brescia ed è la più vecchia tra le 250 custodite in via Scuole, dove ha sede il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Un album in cui si condensa la storia dei Vigili bresciani, che hanno la stessa età dell'Italia unita: il primo Corpo dei Civici Pompieri fu creato dal Consiglio comunale il 14 giugno 1860 e definitivamente costituito il 13 maggio 1861. Allora i pompieri erano 18, guidati da due caporali e dal sergente istruttore Giovanni Lucini, che conservò la carica fino al 1903.
Nel libro «Brescia e i suoi Vigili del Fuoco», Gianluca Gallinari ha selezionato 100 di questi scatti, realizzati in buona parte dalle principali agenzie fotografiche bresciane. L'autore ha indagato le immagini una per una, ingrandendo i dettagli che a prima vista si trascurano e trasformandole in piccole storie: che raccontano anche la città e i suoi cambiamenti, a partire soprattutto dagli anni Trenta del '900.
Lo testimonia, tra tante, la foto di copertina, una veduta di corso Zanardelli gremito di folla per la celebrazione del quarto anniversario della Repubblica, il 2 giugno 1950. Davanti al Teatro Grande, sotto l'intreccio di linee dei filobus, passano gli automezzi dei pompieri: l'autogru Diamond T ereditata, con qualche modifica, dall'esercito americano e la gloriosa autoscala Magirus Bergomi che, prodotta dal 1929, rimase in dotazione al Corpo fino ai primi anni del Dopoguerra. A margine della via, un camion dell'esercito in panne amplifica l'esibizione di efficienza di quello che, dal 1939, aveva mutato nome e struttura, divenendo Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco articolato per sedi provinciali.
In altre fotografie, che documentano la Festa di Santa Barbara del 1949, i mezzi attraversano una piazza Vittoria spettrale, per recarsi al santuario delle Grazie dove riceveranno la benedizione del Vescovo, mons. Giacinto Tredici. Arretrando nel tempo, li ritroviamo schierati nella stessa piazza - sotto la statua del Bigio - il 4 maggio 1941, durante una Giornata della Tecnica celebrata sotto la cappa angosciosa della guerra.
Il libro, nato dal desiderio del Comando provinciale di valorizzare il proprio materiale archivistico, contiene una prefazione in cui Francesco Paolo Tronca, l'ex prefetto di Brescia oggi capo dipartimento dei Vigili del Fuoco italiani, sottolinea «la professionalità e l'abnegazione dei Vigili bresciani».
A partire dagli anni '50, molte fotografie documentano interventi ed esercitazioni; c'è anche la consegna al Corpo, il 2 giugno 1951, della Medaglia d'argento al valore civile per le operazioni di soccorso compiute in guerra.
Nel repertorio incontriamo la lotta contro gli incendi scoppiati in pianura durante la calda estate del 1956, il salvataggio di persone e animali in pericolo, il recupero di vetture cadute in acqua. Ecco i nostri pompieri sotto il muro di fumo del rogo sviluppatosi ai Magazzini generali il 26 gennaio 1960 o tra le macerie dell'incendio provocato, nel settembre '56, dal rimorchio di un autotreno alle Bettole.
Quadri d'ambiente da scorrere con curiosità, completati da accurate ricostruzioni tecniche: Gallinari descrive i veicoli, le attrezzature e le sedi, dalla storica caserma di via Donegani all'attuale in via Scuole, dove il Corpo opera (con distaccamenti in provincia) dal 1988: nel solco di una storia «fatta di spirito di abnegazione e sacrificio».
Il volume "Brescia e i suoi Vigli del fuoco - 150 anni in cento scatti" è in vendita con il nostro giornale a 12 euro più il prezzo del quotidiano.
Nicola Rocchi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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