Cultura

Uno spettacolo bresciano sullo chef degli imperatori

Il drammaturgo Andrea Mapelli e il regista Pietro Arrigoni saranno in scena a Milano con lo spettacolo «Escoffier e il nuovo alfabeto»
Un momento dello spettacolo
Un momento dello spettacolo
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Uno spettacolo teatrale che narra la vita di Escoffier  il «cuoco dei re e il re dei cuochi».

Il drammaturgo bresciano Andrea Malpeli ha voluto riportare alla luce la storia della cucina del grande cuoco Auguste Escoffier. Grazie al sodalizio con un altro bresciano, il regista Pietro Arrigoni, nasce «Escoffier e il nuovo alfabeto» che il 17 dicembre alle 18 debutterà al Piccolo Teatro Strehler di Milano, a chiusura del convegno «Oltre i gesti» a cura della rivista di ristorazione «Sala&Cucina». In anteprima il 9 ottobre al teatro Magnani di Fidenza.

Anche se la storia lo ricorda come lo chef degli imperatori e degli hotel di lusso della Belle Époque in realtà Escoffier è il padre di una cucina povera nata in mezzo al caos dell’assedio e alla penuria di materie prime della guerra franco-prussiana. È il 1870 e Escoffier, che all’epoca ha 24 anni, è arruolato come cuoco del Quartier Generale dell’Armata del Reno. Nel pieno della ritirata francese, lo chef ruba i pali della ferrovia per cuocere l’ultimo pezzo di roastbeef rimasto. Il profumo sveglierà l’intero, stupito, accampamento.

È lo stupore la cifra fondamentale della sua cucina. Stupore per una cucina semplice ma capace di tenere unita la gente anche dopo la guerra ed di elevare gli animi. Escoffier, all’Hotel Carlton di Londra, accetterà ben 712 coperti per festeggiare la fine della Prima guerra mondiale anche se in dispensa c’è solo mollica di pane e pochissima carne. Li mescolerà con abilità per servire a re e regine d’Europa “le mignonette Santa Alleanza”. Il giorno migliore della sua vita.

Arrigoni dirige la Compagnia Artea Teatro Europa e Monocromo in un racconto corale a 5 voci. Presenti in scena Ludovico Bianchi, Ruggero Bianchi, Clara Bonomi, Gisella Bonomi e Davide Pellegrini. «Debuttiamo con timore e rispetto» annuncia con orgoglio il regista. Aggiunge poi: «Questa è la prima volta che va in scena uno spettacolo su Escoffier e con Malpeli stiamo già lavorando alla seconda parte della storia, quella dedicata all’amico di Escoffier, César Ritz». Ritz fu fondatore della omonima catena internazionale di alberghi di lusso e la collaborazione con lo chef sarebbe rimasta una delle pietre miliari e un'icona della Belle Époque.

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