Cultura

Un Oscar per il film di Guadagnino girato a Sirmione

Sirmione da Oscar ma non troppo: a «Chiamami col tuo nome», girato anche a Sirmione, miglior sceneggiatura non originale a fronte di 4 nomination
  • Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
    Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
  • Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
    Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
  • Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
    Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
  • Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
    Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
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  • Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
    Alcune scene di «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino
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Una statuetta e non quattro. Ma tanto basta a far salire Sirmione alla ribalta del più prestigioso premio cinematografico holliwoodiano. Così è grazie al successo tributato al film di Luca Guadagnino, girato in parte anche nella cittadina gardesana. 

«È una bella sensazione tenere in mano un Oscar» dice James Ivory in sala stampa dopo aver vinto la statuetta per la migliore sceneggiatura non originale per «Chiamami col tuo nome», il film di Luca Guadagnino che racconta la storia della nascita di un amore gay e che era candidato a ben quattro statuette.

«Ho amato l'idea di fare un film in Italia - aggiunge Ivory -. Per me si trattava di raccontare una storia che aveva una rilevanza anche personale. Con Luca Guadagnino abbiamo avuto poi molti incontri per discutere del copione e lui è stato molto ragionevole. È stato davvero bello lavorare con lui e alcune delle sue idee sono entrate nella sceneggiatura. Insomma una gran bella collaborazione avvenuta anche a Crema, dove lui vive e dove non ero mai stato».

Per Ivory è la quarta candidatura e la prima vittoria. Era già stato candidato per Quel che resta del giorno nel '93, Casa Howard nel'92, e la prima volta con Camera con vista nell'86. In particolare di questa storia d'amore Ivory ha poi sottolineato il suo valore universale: «Tutti noi abbiamo vissuto una storia d'amore importante che è finita male e alla
quale comunque siamo sopravvissuti. È una situazione universale. È la storia del primo amore e di come ti fa sentire e di come ti lascia. Tutti possiamo identificarci in essa».

Ivory ha anche dichiarato che scrivere una storia di un giovane amore a una età così avanzata - a giugno compirà 90 anni -: «È stata un'esperienza che mi ha fatto ringiovanire».
Il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense è il più anziano vincitore dell'Oscar della storia degli Academy Awards e deve il premio all'adattamento del
romanzo omonimo di Andrè Aciman. 

Il film di Guadagnino era candidato a quattro premi Oscar, miglior film (ma è stato battuto da La Forma dell'acqua di Guillermo Del Toro) migliore attore protagonista Thimotée
Chalamet, miglior canzone Mystery of Love, e migliore sceneggiatura. Ivory per questa sua sceneggiatura aveva già vinto molti premi fra quelli che precedono la serata degli
Oscar: WGA, BAFTA, Critics' Choice e USC awards. 

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