Cultura

Tre chiocciole bresciane tra le Osterie di Slow Food

Le varianti locali delle tradizioni enogastronomiche bresciane anche quest’anno sono andate ad arricchire il viaggio di Osterie d’Italia
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Le varianti locali delle tradizioni enogastronomiche bresciane anche quest’anno sono andate ad arricchire il viaggio di Osterie d’Italia, 27esima edizione.

Sono 1.570 i locali segnalati dai curatori del testo, Marco Bolasco e Eugenio Signoroni, due esperti che tra le diciannove chiocciole Slow Food (riconoscimento conferito alle realtà più virtuose in termini di qualità e prezzi) della Lombardia ne hanno confermato tre bresciane: l’Osteria della Villetta di Palazzolo sull'Oglio, gestita da quattro generazioni dalla famiglia Rossi; Le Frise di Artogne, fondata nel 1982 come allevamento di capre da latte, ampliata in agriturismo nel 1989 e da allora sempre segnalata dalla guida; e La Madia di Brione, gioiellino tradizional-innovativo di Michele Valotti.
 
Il lancio di Osterie d’Italia sarà il 29 ottobre accompagnato da uno show cooking curato anche dallo staff de La Madia, insieme alle altre chiocciole 2017, la bergamasca Dentella di Bracca, l’Hostaria Viola di Castiglione delle Stiviere e Caffè la Crepa di Isola Dovarese (Prenotazioni: 329.2146690. Il prezzo del pranzo è di 40 euro; 35 euro per i soci Slow Food).

 

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