Cultura

Senna, l'uomo e il mito raccontati in una serie per Netflix

Il progetto, curato dal produttore Caio Gullane, approderà in streaming con otto episodi nel 2022
Una delle ultime foto di Ayrton -  Foto © www.giornaledibrescia.it
Una delle ultime foto di Ayrton - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Manca solo il nome dell'attore che lo impersonerà, ma l’indimenticabile pilota di F1, Ayrton Senna da Silva (1960-1994) è al centro del progetto di una serie tv dedicata alla sua vita e carriera ufficialmente già in fase di sviluppo.

Lo curerà per Netflix il produttore Caio Gullane nel 1996 co-fondatore della «Gullane», casa di produzione carioca di oltre 30 serie tv e 45 film, fra cui, in partecipazione, il recente e pluripremiato ai David di Donatello (l’Oscar italiano) «Il traditore» di Marco Bellocchio, con Piefrancesco Favino.

La serie sarà recitata in portoghese e inglese e girata in location internazionali, ma anche - per una narrazione del tra pubblico e privato - nella casa dove il campione è cresciuto; approderà in streaming in 8 episodi nel 2022.

«Senna è un modello – ha detto Gullane -: ha lottato per il suo sogno e superato ostacoli per rappresentare una nazione, nel suo nome ha unito l’intero Brasile». Quanto al cast e all’interprete del personaggio di Ayrton Senna, per ora niente nomi. Una certezza è che la serie ha il beneplacito della sua famiglia e l’appoggio di Senna Brands, società creata – così come l’Instituto Ayrton Senna che da San Paolo finanzia studi e sviluppo umano di bambini e giovani brasiliani disagiati – in memoria del pilota tragicamente perito il Primo maggio 1994 nel GP di San Marino a Imola uscendo di pista per guasto allo sterzo della sua Williams.

La sorella Viviane ha dichiarato: «Racconteremo la storia che solo poche persone conoscono. La famiglia s’impegna a rendere questo progetto qualcosa di unico e senza precedenti». Le ha fatto eco Maria Angela de Jesus, direttrice delle produzioni originali netflixiane in Brasile: «Ayrton ha conquistato il mondo lasciando un’eredità che abbraccia generazioni. Siamo orgogliosi di far conoscere la sua straordinaria storia, di raccontare in oltre 190 paesi l’uomo dietro il mito».

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