Cultura

«Nome di donna», Villa Mazzucchelli set del film di Giordana

La pellicola affronta il tema delle molestie sul lavoro. La pellicola sarà presentata dal regista domenica al Cinema Sociale
Villa Mazzucchelli a Ciliverghe di Mazzano
Villa Mazzucchelli a Ciliverghe di Mazzano
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La bresciana, splendida Villa Mazzucchelli, a Ciliverghe di Mazzano, è diventata, nella finzione cinematografica del nuovo film di Marco Tullio Giordana «Nome di donna», una lussuosa residenza per anziani facoltosi. La pellicola, distribuita da Videa, è nei cinema dall'8 marzo e sarà presetata dal dal regista al pubblico in sala domenica 11 alle 21 al Cinema Sociale, in via Felice Cavallotti, in città.

 

 

 

 

 

Il film - che ha come protagonista Cristiana Capotondi - affronta il tema delle molestie sul luogo di lavoro, balzato di recente agli onori della cronaca ma nascosto per anni sotto il tappeto. «Non è un film di denuncia, piuttosto una sorta di indagine sul fatto, sul sasso lanciato nello stagno, sulle conseguenze che ne derivano, sui cerchi che si allargano fino a lambire sponde anche molto lontane - spiega il regista lombardo -. La gestazione è durata tre anni, nessuno sembrava interessato al progetto, ma sapevamo che raccontare tutto questo era un dovere. Poi, tutto è esploso, il rimosso collettivo ha finalmente tracimato gli argini».

E osserva: «La molestia è abuso di potere, è lotta di classe, il molestato non è libero di rispondere, la sua risposta non sarà mai libera, ci sarà sempre un ricatto alle spalle».

La pellicola racconta di Nina (Cristiana Capotondi) che si trasferisce da Milano in un piccolo paese della Lombardia, dove trova lavoro in una residenza per anziani facoltosi. Un mondo elegante, quasi fiabesco. Che cela però un segreto scomodo e torbido. Quando Nina lo scoprirà, sarà costretta a misurarsi con le sue colleghe, italiane e straniere, per affrontare il dirigente della struttura, Marco Maria Torri (Valerio Binasco) in un’appassionata battaglia per far valere i suoi diritti e la sua dignità.

 

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