Cultura

Nadia Toffa: «Il malore, l'ospedale, i messaggi e l'affetto»

Nell'intervista a Le Iene il racconto della bresciana Nadia Toffa, colta da malore e ora tornata a casa
Un fermo immagine del programma Le Iene: intervista a Nadia Toffa - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un fermo immagine del programma Le Iene: intervista a Nadia Toffa - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Stare in ospedale ti riporta un po' al succo delle cose. Non è la prima volta che ci vado perché ascolto poco i segnali del mio fisico. Ma ogni volta che ti ricoverano però ti riportano all'essenza delle cose, rivaluti anche la fisicità, le cose basilari».

Dopo il ricovero in ospedale per un improvviso malore, la Iena bresciana Nadia Toffa racconta per la prima volta quanto le è accaduto in un'esclusiva intervista che andrà in onda domani in prima serata su Italia 1, nel programma che conduce, «Le Iene Show». Un'intervista attesa dai molti che negli ultimi giorni hanno trasformato la 39enne di Mompiano anche in una web star dei numeri: la sua popolarità è stata tale da farla balzare in vetta alle classifiche di Google Trends tra i personaggi più digitati sul motore di ricerca di Palo Alto.

«Un'altra cosa che mi ha stupita sono i messaggi ricevuti da parte di politici con cui ho un rapporto "conflittuale". Mi sono molto commossa quando mi hanno detto di città che hanno pregato per me: a Taranto hanno fatto la fiaccolata, Napoli ha pregato per me, mi commuovo e mi ha stupito l'affetto della gente comune, perché secondo me non conta tanto il personaggio, pregavano davvero per me, per le battaglie che portiamo avanti».

Il racconto degli ultimi istanti prima del malore nella hall di un hotel di Trieste, tutte le fasi del ricovero, fino al trasferimento al San Raffaele di Milano e la scoperta del clamore suscitato da quanto le era accaduto.

 

Il servizio integrale con le anticipazioni dell'intervista a Nadia Toffa sull'edizione del GdB in edicola domani domenica 17 dicembre 2017, scaricabile anche da qui (dopo le 3 di notte)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia