Cultura

Il belcanto invade la città, torna la Festa dell'Opera

Dal 2 al 4 luglio in chiese, chiostri e musei, tra contaminazioni jazz ed elettroniche, récital classici e rivisitazioni in chiave contemporanea
Il teatro Grande in una precedente edizione della Festa dell'Opera - Foto Favretto / New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Il teatro Grande in una precedente edizione della Festa dell'Opera - Foto Favretto / New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Duetti d’amore e contaminazioni jazz, arie all’alba al teatro romano e tragedie sotto gli archi gotici del Broletto. La Festa dell’Opera torna in presenza, dopo l’edizione virtuale dello scorso anno, e festeggia il decennale con una tre-giorni (da venerdì 2 a domenica 4 luglio) che sia pure contingentata vuol tornare a coinvolgere l’intera città nel segno del belcanto.

Apertura nel nome della Vittoria (venerdì in San Cristo con i «pazzi per l’opera») e chiusura con l’invito alla speranza e alla ripartenza (il filo conduttore del «Gran finale» domenica sera in piazza Loggia con le voci di Ruth Iniesta e Ivan Ayon Rivas). In mezzo, una quindicina di appuntamenti ospitati in chiese, chiostri, musei ma anche nel piazzale dell’oratorio di Casazza (domenica pomeriggio) perché - ha sottolineato il sindaco Emilio Del Bono, presentando il festival con il soprintendente del teatro Grande Umberto Angelini - «la cultura è e deve essere fenomeno popolare, motore di trasformazione e di identità della città».

Ci sarà il barocco di Monteverdi (sabato mattina nella chiesa del Carmine con i Madrigalisti estensi) e l’ottocento di Verdi (venerdì sera al Grande, in scena anche Chiara Isotton e Riccardo Zanellato) anche nelle riletture in chiave folk («Il trovatore ballabile», venerdì sera nel chiostro del teatro Santa Chiara) e jazz-progressive (domenica sera sempre al Santa Chiara con Oscar Del Barba Trio). Sconfinamenti nel tempo («La cambiale di matrimonio» di Rossini ambientata dal regista Luca Baracchini ai giorni nostri in un’azienda vinicola del Bresciano, sabato in doppia recita al Grande) e tra i generi (nella «sfida» tra la dj Paquita Gordon e l’elettronica di Painé Cuadrelli, sabato sera al Santa Chiara), l’omaggio a Dante («Paolo e Francesca» con la nuova composizione di Fabio Massimo Capogrosso e l’opera di Zandonai, domenica pomeriggio al Grande) e percorsi nel sacro  (sabato sera al museo Diocesano e domenica mattina in San Cristo).

Nel suo sconfinamento, il belcanto invaderà anche la metropolitana (in filodiffusione grazie a Brescia Mobiità), le vetrine dei negozi del Consorzio Brescia Centro e i menù dei ristoranti. Chi non riuscirà a trovare il biglietto d’ingresso (gratuito, disponibile da venerdì 25 giugno al botteghino del Grande o sui siti festadellopera.it e vivaticket.com) potrà comunque godersi la festa.

Il programma completo su www.festadellopera.it.

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