Cultura

Francesco Vezzoli firma la copertina del nuovo album di Fedez

Lo scultore bresciano ha disegnato la cover del disco «Disumano» in uscita a fine mese. Tra i due un rapporto di amicizia
La cover di Disumano di Fedez con l'opera di Francesco Vezzoli
La cover di Disumano di Fedez con l'opera di Francesco Vezzoli
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Le storie e i post sono già commentatissimi. Ma a catturare l’attenzione è anche la cover firmata dall’artista bresciano. È dello scultore Francesco Vezzoli l’opera in copertina del nuovo album di Fedez «Disumano», in uscita il 26 novembre e anticipato nei giorni scorsi dal cantante sui social.

L’opera di Vezzoli si intitola «Il Narcisista Pessimista»: due busti in marmo - uno bianco e uno nero - con le sembianze di Fedez. Una delle statue si sporge per baciare l'altra, che si ritrae con disgusto. L'opera sarà messa all'asta per beneficenza e i proventi saranno interamente devoluti per un progetto collegato all'album, spiega Fedez sui social. Preordinando l'album, inoltre, si ottiene in regalo una t-shirt limited edition, di cui parte dei ricavati saranno donati alla fondazione Tog (Centro di riabilitazione neurologica per bambini affetti da lesioni al sistema nervoso centrale).

Il rapporto di amicizia tra Fedez, Chiara Ferragni e Vezzoli d’altronde era stato raccontato dai Ferragnez a inizio ottobre, quando erano andati a Firenze proprio per vedere la nuova opera dello scultore bresciano in piazza della Signoria.

Intanto continuano a salire le visualizzazioni delle immagini volutamente forti e «disturbanti» del video del singolo «Morire morire» in cui il rapper, accompagnato da due bodyguard, viene prima assalito dai fan per la strada, poi massacrato a bastonate da un gruppo di teppisti. Lasciato a terra agonizzante viene umiliato da un personaggio con addosso la fascia tricolore, che gli fa la pipì addosso. Ma non basta: le immagini continuano con Fedez raggiunto da quelli che sembrano soccorritori con delle maschere anti gas che però lo immobilizzano sulla barella con una camicia di forza. Arriva a quel punto un prete che lo accoltella e infine un plotone di esecuzione che lo finisce a colpi di mitra.

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