Cultura

Fausto Leali intona Battisti sulla scalinata del Civile

Il musicista coinvolto in un progetto «top secret» registrato ieri pomeriggio
Fausto Leali e «Il mio canto libero» al Civile
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Una cinquantina di camici bianchi sulla scalinata dell’Ospedale Civile e, davanti a tutti, Fausto Leali impegnato a interpretare un brano di Lucio Battisti. Questa l’immagine che ieri pomeriggio si è presentata a chi si è trovato a passare davanti all’entrata «vecchia» dell’ospedale cittadino.

A metà pomeriggio l’inconfondibile voce del cantante bresciano è risuonata tra i giardini di fronte all’ingresso. Un inaspettato concerto all’aperto, che ha attirato la curiosità di decine di persone che, smartphone alla mano, si sono messe a registrare il gradito fuori programma. Il tutto però era stato programmato nei minimi particolari.

L’esibizione di Fausto Leali, impegnato sulle note di «Il mio canto libero», è stata voluta - fanno sapere dalla direzione dell’Asst Spedali Civili - «per dire grazie». Sul progetto c’è il massimo riserbo. Il direttore sanitario, Camillo Rossi, si è lasciato solo scappare che si è trattato di una «ripresa a scopo benefico», nulla di più.

Di certo c’è, e lo conferma il diretto interessato, che l’ospedale ha scelto Fausto Leali per questo importante ruolo: «Sono molto onorato di essere stato chiamato per questo progetto» ha commentato il cantautore. Il personale sanitario - circa una cinquantina di persone tra medici, infermieri e operatori socio sanitari - schierato sulle scale dell’ingresso può fare pensare ad un ringraziamento che l’intero ospedale vuole rivolgere alla generosità dei bresciani che, come non mai durante questa emergenza, hanno sostenuto il nosocomio nel difficile ruolo che ha dovuto affrontare.

Il «grazie» potrebbe invece essere rivolto proprio agli angeli delle corsie che in questi mesi hanno lottato tra mille difficoltà per curare i pazienti colpiti dal Covid. Oltre ai camici bianchi, ad accompagnare Leali di fronte alla grande fontana, anche una band formata da sette musicisti e tre coriste. Davanti a loro una troupe registrava l’esibizione.

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