Cultura

«Dipingere la filosofia»: in mostra le opere di Jean Guitton

Alla Collezione Paolo VI inaugura l’esposizione del pensatore francese: focus sul Papa bresciano
JEAN GUITTON IN MOSTRA
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«Le mie preferenze vanno al ritratto. Non riesco a studiare un autore filosofico, nemmeno a vedere un amico, senza tentare di dipingerne il volto». Così si esprimeva Jean Guitton il filosofo-artista francese a cui è dedicata la mostra «Dipingere la filosofia» alla Collezione Paolo VI di Concesio.

L’esponente di spicco della cultura cattolica del Novecento è stato per lunghi anni molto legato a Paolo VI e al suo segretario, monsignor Pasquale Macchi. Un rapporto che si legge in tanti acquerelli in mostra da sabato (e fino al 9 marzo) e che danno il senso di un legame di amicizia che porta Guitton a ritrarre il Papa in piccoli momenti intimi come quando si ferma a dare da mangiare a dei pesci rossi nei giardini di Castel Gandolfo.

«Ogni anno la Collezione propone in apertura di stagione la mostra di un artista "storico" particolarmente legato a Papa Montini che valorizzi il messaggio di apertura nei confronti dell’arte contemporanea che è stato promosso dalla Chiesa postconciliare, specialmente per iniziava del Santo Paolo VI» spiega Paolo Sacchini direttore della Collezione Paolo VI e curatore con Marisa Paderni della mostra.

«Dipingere la filosofia» è composta da una cinquantina di opere scelte tra le oltre 200 di Guitton in possesso della Collezione. La prima sezione della mostra è dedicata ai Ritratti e si compone di 20 volti di personaggi storici, letterari e biblici: dal Don Quijchote a Paul Claudel, da Pascal a Maurice Zundel a cui seguono alcuni personaggi dell’Antico e del Nuovo Testamento. La seconda invece comprende dipinti dedicati alla storia sacra. La terza presenta infine il rapporto che Guitton ha coltivato con San Paolo VI.

 

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