Coma_ Cose, la lettera d'amore di Fausto Lama a «California»
Raccontare «la gratitudine di questo viaggio sensazionale, che in quattro anni ha visto i Coma_Cose passare dall’essere commessi in un negozio al Festival di Sanremo».
Prima dell’ultima esibizione, ieri sera, sul palco del teatro Ariston, Fausto Lama (all’anagrafe il bresciano Zanardelli) ha voluto indirizzare alla «sua» California - la Francesca Mesiano, originaria di Pordenone, compagna «nell’arte e nella vita» - una lettera, ch’è stata resa pubblica e che riproduciamo integralmente a fianco.
«Lo sguardo che i Coma_Cose portano sul palco - si legge nelle note a supporto della comunicazione ai mass media - è una storia di passione ma anche di presenza reciproca, di supporto; qualità meno transitorie dell’amore, ma forse quelle che contano di più. Stasera (ieri per chi legge, ndr) sarà il punto più alto di una meravigliosa storia di rivalsa, con due protagonisti improbabili, che hanno capito di potersi salvare solo insieme. Fausto Lama pensava di aver finito con la musica, California mai avrebbe pensato di farla e stasera saranno insieme per raccontare, ancora una volta, le loro "Fiamme negli Occhi"».
L’avventura di Fausto e Francesca è cominciata in un negozio milanese di borse e accessori ed è approdata nella... vetrina più grande, in Italia, per la musica, suscitando enorme interesse.
Il termometro delle tendenze di Google ha registrato per i Coma_Cose oltre 100mila ricerche; nel pomeriggio di ieri (quando abbiamo fotografato la situazione) la loro canzone era nella Top Ten (più precisamente nona) nella classifica delle più scaricata da iTunes; al sesto posto fra quelle di Sanremo (e al quarantunesimo generale) dei brani Top Italia di Spotify, al quattordicesimo, sempre tra quelle del Festival, della graduatoria dei pezzi più ascoltati in radio. «Perdono».
Ed è solo l’inizio, essendo già arrivato il momento di guardare avanti. Il 16 aprile uscirà il nuovo disco dei Coma_Cose, intitolato «Nostralgia» perché, spiegano Lama e California, «la nostalgia è il fil rouge che lega tutti i brani, ma volevamo che fosse ancora più nostra. È un album che fa il punto sulla situazione delle nostre vite. C’è tanta introspezione nei testi e una parola che torna è "perdono": perché è bello maturare, ma anche fare pace con se stessi». Anche con canzoni fatte... con amore.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato