Cultura

Brescia nell’Imperium di Alfred Seiland: scatti a Santa Giulia

Anche otto scorci insoliti per l’esposizione che apre sabato nelle restaurate gallerie alte rinascimentali
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BRIXIA E L'IMPERIUM DI SEILAND
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Anche Brescia entra nell’Imperium di Alfred Seiland. Il fotografo austriaco che da quindici anni insegue le orme dei Cesari, immortalando le vestigia della romanità nei contesti contemporanei, ha puntato il suo obiettivo su Brixia, realizzando nel corso di due anni otto scatti che sono entrati a far parte della sua opera transcontinentale.

Le otto fotografie inedite saranno esposte nella mostra Alfred Seiland. Imperium Romanum, Fotografie 2005-2020, che inaugura sabato nell’ambito della IV edizione del Brescia Photo Festival dedicato al tema «Patrimoni» e rientra nel palinsesto di eventi organizzati per il ritorno della Vittoria Alata. Curata da Filippo Maggia e Francesca Morandini, la mostra - di cui l’Editoriale Bresciana è media partner - porta per la prima volta in Italia 150 immagini tratte dal mastodontico progetto dell’artista e verrà allestita nel ritrovato quadrilatero rinascimentale del Museo di Santa Giulia.

Il valore. Racconta la presidente di Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli: «Questa mostra si pone al crocevia di due iniziative diverse e complementari. Da un lato arricchisce il palinsesto di eventi dedicati alla Vittoria Alata, perché il lavoro di Seiland è strettamente legato all’archeologia nel contemporaneo. Ma allo stesso tempo incrocia il Brescia Photo Festival e ne rappresenta l’esposizione più importante. Non solo: con questo intervento inauguriamo il restauro delle gallerie alte di Santa Giulia, un nuovo bellissimo spazio da 2mila metri quadri che sarà dedicato alle esposizioni temporanee».

«La mostra di Brescia, che abbiamo prodotto insieme a Skira - aggiunge il direttore Stefano Karadjov - è la più completa mai proposta del lavoro di Seiland, un racconto iperrealista che si inserisce perfettamente nell’operazione antiretorica che stiamo portando avanti sulla Vittoria e sulla romanità a Brescia. Cercavamo qualcosa che unisse un facile messaggio fotografico d’arte al concetto di archeologia in cambiamento e l’abbiamo trovato negli scatti di Alfred Seiland, cui abbiamo anche commissionato otto grandi fotografie, che l’artista ha realizzato in altrettante trasferte e che dopo la mostra entreranno a far parte del patrimonio di Brescia Musei». Emblematico lo scatto frontale di un affollato Capitolium che si offre all’indifferenza di cani e passanti.

Tutti i dettagli dell'evento si possono comodamente consultare nella sezione Eventi della nostra Agenda, oppure scaricando l'app ABrescia, disponibile sia per sistemi Android che iOs.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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