Cultura

«Biesse», personaggi luoghi e immagini di storia bresciana

Mercoledì 28 ottobre in allegato col GdB il primo numero della rivista bimestrale curata da Negri e Zane
La «vetturetta» costruita dalla Officine Glisenti
La «vetturetta» costruita dalla Officine Glisenti
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Le trasformazioni urbane di Brescia, come il passaggio da Porta San Giovanni a piazza Garibaldi con il trasloco dei caselli daziari collocati all’ingresso del cimitero Vantiniano, la diffusione dei distributori di carburante nelle vie e nelle piazze che diventano quasi un arredo, la nascita e la morte della piscina a Fossa Bagni. Personaggi come il poeta Angelo Canossi. Le imprese e le attività economiche, dalla OM alla fabbrica comunale del ghiaccio al trasporto ferrovia-lago sul Sebino. E poi i sanatori di Borno, lo sci in Castello e sulla Maddalena, la vacanze sul Garda al tempo della Belle Èpoque, l’occupazione delle fabbriche nel 1920. Insomma, il racconto di Brescia e della provincia attraverso gli uomini e le donne, gli spazi e i luoghi.

Tutto questo e oltre è la neonata «Biesse», rivista di storia bresciana, come dice il sottotitolo. Ha periodicità bimestrale. Niente attualità nelle sue pagine, «ma un percorso di divulgazione per appassionare più persone possibili alle nostre vicende passate», dice l’editore Mauro Negri, presidente della Fondazione Negri che ha fortemente voluto questa nuova esperienza. «È nata e si è sviluppata durante il lockdown - spiega - quando purtroppo c’è stato il tempo per pensare a qualcosa di nuovo nel panorama culturale bresciano».

Al fianco di Negri nell’avventura editoriale c’è lo storico Marcello Zane, direttore di «Biesse». La rivista, spiega Zane, «propone immagini e storie bresciane con alcune attenzioni in grado di evitare il rischio di un mero e trito localismo, di lasciare il passo al rimpianto di un passato invariabilmente ritenuto migliore dell’oggi». Il riferimento è alle immagini è d’obbligo. La rivista, infatti, attinge allo straordinario archivio della Fondazione Negri. «Abbiamo cercato un equilibrio narrativo fra immagini, testi e località interessate», prosegue il direttore. «Fotografie come vere e proprie fonti storiche, da indagare con la lente del curioso e il rigore dello storico».

Non è una rivista per soli specialisti. «Non un denso libro di storia - sottolinea Negri - ma nemmeno la superficiale leggerezza di un opuscolo d’occasione. Piuttosto lo stimolo per altri approfondimenti. Pensiamo ai giovani e al mondo della scuola, ci rivolgiamo molto anche a loro».

Biesse» esordisce mercoledì 28 ottobre in allegato al nostro giornale. I lettori potranno acquistare la rivista in edicola esclusivamente in abbinamento con il GdB, pagando 8 euro più il prezzo del quotidiano. Il secondo numero uscirà ai primi di gennaio 2021. I testi sono brevi, ma dettagliati, le fotografie (tante inedite) davvero molto belle.

 

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